Dagli amatori alla seconda categoria: così potremmo titolare quello che ha vissuto il paese di Pontecosi, composto da circa 400 abitanti, negli anni dal 2013 al 2015.
La voglia di provare a fare qualcosa di bello, di divertente e di emozionante c'era (e c'è ancora) quando nella primavera del 2013 i maggiori esponenti della società si incontrarono per definire il progetto terza lasciando così gli amatori UISP.
Dopo una pienamente sufficiente prima annata, conclusasi al settimo posto (a meno due punti dai play-off), ecco che nella seconda stagione in FIGC riuscirono prodigiosamente a realizzare quel sogno nel cassetto: la promozione in seconda categoria.
Proprio cinque anni fa, quel 23 maggio 2015, nella finale play-off contro il forte San Filippo, nel campo neutro di Fornoli, i gialloblù vinsero per 2-1 (a segno i pontecosini Filiberto Bertucci e Lorenzo Marigliani) aggiudicandosi l'inestimabile e storico pass per accedere, appunto, alla tanto ambita seconda categoria. Una categoria che, negli anni a seguire, è diventata una consuetudine per i garfagnini visto che ancora oggi ne fanno parte con il grande orgoglio di aver conquistato un quinto posto nel primo memorabile campionato.
Una realtà, per inciso, del tutto particolare perché formata da molte persone del paese dove i giocatori non hanno mai percepito un rimborso economico giocando quindi esclusivamente per la maglia.
Proviamo di seguito a rivivere i ricordi di tale storica stagione attraverso le parole del mister, e autentico trascinatore, Roberto Rossi:
"Semplicemente una stagione strepitosa -esordisce il mister- sotto tutti i punti di vista. Non mi nascondo, il mio obbiettivo principale era ineluttabilmente quello di raggiungere i play-off ma il girone d'andata purtroppo non fu molto positivo. Il punto di svolta si verificó quando, grazie anche all'encomiabile lavoro svolto della società, si riuscì nel calciomercato invernale ad ottenere le prestazioni di Lorenzo Marigliani, Ardit Gavri, Andrea Biggeri, Banush Elezi e Raffaelle Bertoncini. Il gruppo percepì che volevamo dare una scossa all'andamento negativo ed infatti arrivò una lunghissima serie di risultati utili consecutivi che ci trascinò in una cavalcata indescrivibile ultimata al meglio con la sognata finale play-off."
"Ricordo -continua Rossi- ogni singolo dettaglio di quella giornata a partire dal pranzo pre-partita, passando per gli abbracci carichi di lacrime a gara completata, fino ad arrivare alla sfilata nel paese proseguita con un'immensa cena laddove eravamo veramente tantissimi. Da segnalare anche il grande supporto dei nostri tifosi della zona, coadiuvati dagli amici lucchesi, capaci di trainarci in molte partite fondamentali."
"Ho le lacrime agli occhi ancora oggi, anche adesso, ripensando a quei momenti -prosegue Roberto- perché vincere a Pontecosi non è come vincere in altre squadre. Quando si trionfa l'importante non è soltanto l'effettivo risultato ma anche come ci arrivi e dove. Vincere con questi colori, a costo zero, con tanti ragazzi paesani, con una società sempre presente, sono emozioni difficili da descrivere."
"Ergo desidero ringraziare tutti quelli che hanno fatto parte di questo team -conclude Roberto Rossi- con una menzione speciale verso i dirigenti per avermi dato la possibilità di sedermi su tale panchina e ai due giocatori che partirono ai margini della rosa, ma con la dedizione agli allenamenti sono diventanti determinanti, cioè Giovanni Valdrighi e Federico Suffredini: le due soddisfazioni più grandi a livello di crescita nel mio percorso."