Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Mario Coltelli, ex candidato a sindaco al comune di Vagli Sotto e attuale leader dell'opposizione, dopo l'ultimo consiglio comunale che si è tenuto in videoconferenza:
"Il 30 dicembre 2020 ho assistito in videoconferenza al consiglio comunale di Vagli Sotto, comune per il quale ero candidato a sindaco nelle elezioni del 2019 e dove uscii sconfitto per soli 16 voti. Vi assicuro che avrei preferito non assistere a quella seduta, un clima dismesso senza dibattito né discussione, consiglieri comunali che si sono limitati a dire favorevole o contrario, davvero un clima surreale in una seduta di fine anno che avrebbe dovuto essere certamente diversa.
Per la verità i punti all’ordine del giorno erano pochi e solo due davano alito a dibattito. Al punto n. 1 si parlava della sostituzione del consigliere/assessore/vicesindaco Puglia che come le cronache hanno riportato, si trova agli arresti domiciliari per le note vicende giudiziarie che lo hanno interessato. Sinceramente mi aspettavo che il sindaco Lodovici, visto e considerato che non si è minimamente degnato di convocare una seduta straordinaria/urgente all’indomani dei gravissimi fatti del 16 dicembre, che hanno interessato il comune, almeno in questa occasione spiegasse a tutto il consiglio comunale e alla popolazione in particolare, quello che stava accadendo nella nostra piccola comunità con amministratori agli arresti domiciliari per reati che vanno dal peculato alla turbativa d’asta alla corruzione e al falso ideologico, fino all’associazione a delinquere. Tutti reati contro la pubblica amministrazione.
Invece, si è limitato ad una normale surroga come se fossero semplici dimissioni anziché dovute all’applicazione della Legge Severino che per la prima volta è scattata nella macchina amministrativa non solo vaglina, ma dell’intera valle del Serchio. La cosa più eclatante è arrivata nelle comunicazioni del sindaco dove Lodovici, con una tranquillità disarmante, ha comunicato al consiglio comunale la costituzione della nuova giunta di cui ne fa parte ancora il consigliere Pellinacci e comunicando l’entrata in giunta del nuovo assessore Girolami Angelo che a suo tempo fu coinvolto nella vicenda delle incompatibilità e incandidabilità decretate dalla sentenza della corte di appello di Firenze n. 850/2020 che dichiarò incompatibili Girolami, Pellinacci e Puglia dalla carica di amministratori comunali con quella di amministratori ASBUC.
Quindi, come non capire e rendersi conto che gli stessi, in quel periodo di concomitanza delle due cariche, avevano votato ed approvato tutta una serie di atti che, sicuramente, verranno valutati nulli con relativi danni causati alla collettività. Ma non finisce qui. L’assessore Pellinacci viene insignita anche della carica di vice sindaco, davvero un bel premio non c’è che dire, un bel biglietto da visita per Vagli e i Vaglini, ma andiamo avanti, ormai ci siamo abituati.
Naturalmente la minoranza è rimasta sbigottita e senza parole davanti a tali nomine, ma, cosa ancor più clamorosa, è il silenzio del gruppo consiliare “Lega Salvini Premier” di quel partito, cioè, in cui i propri sostenitori si ergono a paladini della giustizia e contro il malaffare. Niente, né il consigliere Braccini né il consigliere Pellegrinotti che, ricordiamo, è anche commissario della sezione Lega Mediavalle e Garfagnana, hanno aperto bocca, scena muta, proprio un bell’esempio verso i loro associati e militanti. Potevano perlomeno cercare di salvare la faccia".
Mario Coltelli: "Vagli, è proprio vero che al peggio non c'è mai fine"
Scritto da Redazione
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04 Gennaio 2021
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