In Toscana, la tradizione e la modernità si fondono in varie direzioni, lasciando sempre incantati turisti, viaggiatori o più semplicemente gli abitanti stessi della regione, una tra le più folkloristiche d’Italia. Quando si pensa all’impatto delle usanze di una volta ancora oggi radicate nelle abitudini contemporanee, infatti, è impossibile non nominare una delle tradizioni più antiche e più forti: quella dei giochi di carte.
Carte toscane e giochi tipici: dalla tradizione alla digitalizzazione
La Toscana possiede infatti una lunga storia di legami e collegamenti con le carte: basti pensare al fatto che è una delle poche regioni italiane ad avere un mazzo di carte da gioco specifico, quello toscano, anche se in alcuni casi si parla di carte fiorentine per rivolgersi a quelle diffuse nel territorio di Firenze, simili in tutto e per tutto a quelle toscane tranne che per le dimensioni, leggermente più grandi. Della Toscana non sono caratteristici solo i mazzi di carte, però, visto che anche i giochi di carte che si portano avanti in questa regione sono quelli tipici della tradizione centro italica: tra tutti spiccano sette e mezzo, briscola, rubamazzo, tressette e scopa. Chi ha la passione per i giochi di carte (toscani e non) avrà notato che giocare dal vivo non è più l’unico modo possibile per dedicarsi a queste attività: sono sempre più numerosi i metodi alternativi per divertirsi e, al tempo stesso, rimanere al passo con i tempi mentre si gioca. Ciò è possibile grazie alle versioni digitali dei suddetti giochi, a cui si può accedere tramite la presenza di casino online in grado di offrire i giochi della tradizione come sette e mezzo, in una versione moderna e completamente digitalizzata, insieme ovviamente a tutti gli altri giochi da casinò come le slot machine, la roulette, il blackjack e il baccarat. Giocare online è un buon modo per coniugare la tradizione e l’innovazione tecnologica: ancora una volta le carte toscane e i giochi tipici si dimostrano un punto fermo del folklore regionale italiano!
I mazzi di carte toscane: semi e particolarità commerciali
Le particolarità dei mazzi di carte toscane cominciano con l’aspetto stesso delle carte: a differenza di altri mazzi italiani, infatti, sono un curioso ibrido tra carte dai semi francesi (picche e fiori per i semi neri, cuori e quadri per i semi rossi, anche se questi ultimi in Toscana sono detti mattoni) e le figure dai nomi locali tipici, ossia il fante, detto gobbo, la regina detta donna e il re detto regio. I mazzi sono da 40 carte, va da sé perciò che i valori vadano dall’uno (rappresentato dall’asso) al sette per le carte con i semi e dall’otto al dieci per le carte con le figure. La produzione dei mazzi di carte toscane è stata lentamente sostituita con quella dei mazzi chiamati fiorentini (come anticipato differenziati per le dimensioni maggiori) verso gli anni ’60 del secolo scorso, e ciò ha creato non poca ambiguità dal punto di vista della denominazione, visto che le “nuove” fiorentine furono messe ugualmente in commercio col nome di “toscane”. Oggi è possibile trovarle facilmente anche tramite le piattaforme di shopping online, oltre che nelle tabaccherie e nei reparti dei supermercati più specializzati, anche se nulla è in grado di eguagliare il fascino dei vecchi mazzi presenti nei bar storici e nelle case di nonni e zii, consumati, ingialliti e senza tempo.
Le carte toscane continuano tutt’oggi a rappresentare una nutrita parte della storia folkloristica della regione, oltre che la testimonianza di usanze e abitudini di un tempo ormai passato: carte e giochi tipici, comprati al supermercato o utilizzati nelle versioni digitalizzate tramite le piattaforme online, rimangono sempre il segno di una tradizione indelebile.