Giovanni Alberigi è una di quelle personalità che mettono sempre anima e corpo in quello che fanno. Senza risparmiarsi. Mai.
Per questo quando l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio ha deciso, sei mesi fa, di conferirgli – a titolo gratuito e dopo apposito bando - l’incarico di garante della persona disabile per i cinque comuni di Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli e Pescaglia, lui l’ha preso subito sul serio, attivandosi sul territorio con una serie di incontri volti, innanzitutto, ad ascoltare le sensibilità locali per capire le problematicità di chi direttamente – o indirettamente – fa i conti ogni giorno con la disabilità.
Alberigi ha messo in campo tutta la sua esperienza maturata in decenni di impegno nei campi del lavoro e del volontariato, con un occhio sempre rivolto alle persone con difficoltà. Nominato garante in concomitanza con l’insediamento del nuovo presidente Paolo Michelini, sindaco del comune di Bagni di Lucca, compirà un anno di attività a gennaio, poi, salvo sorprese, continuerà per altri due anni a svolgere il suo ruolo ovvero fino al termine del mandato.
Giovanni Alberigi, un primo bilancio di questa nuova figura in seno all’Unione?
“Sono stati sei mesi intensi di lavoro. Non pensavo, sinceramente, che ci fossero così tante problematiche legate alla disabilità sul nostro territorio. Ho fatto incontri con ragazzi disabili, con i loro genitori e con chi, avendo degli anziani a casa, aveva bisogno di una consulenza sui vari incentivi esistenti”.
Cos’è che l’ha colpita di più?
“La tanta disabilità sommersa. La figura del garante ha dato fiducia alle famiglie che hanno fatto emergere, in determinati casi, problematiche nascoste alle stesse istituzioni”.
Ci parli di una delle problematiche emerse
“Nel periodo estivo, ad esempio, ho avuto modo di incontrare i familiari di bambini autistici sotto i sei anni che si sono trovati in difficoltà enorme perché, una volta finite le scuole, non hanno avuto assistenza adeguata”.
Lei come si è mosso?
“Mi sono subito adoperato contattando alcuni sindaci della Valle del Serchio, prospettandogli il problema e facendogli incontrare le famiglie. Sono rimasto profondamente colpito, in particolare, dal pianto di una mamma che ha dichiarato, in lacrime, di non trovare risposte dalle istituzioni. Come me, è stato colpito uno dei sindaci dei cinque comuni che ha dato la massima disponibilità a dare risposte a questa mamma già a partire dai mesi estivi”.
Lei come si pone nei confronti di queste famiglie?
“Voglio essere la loro voce. Loro, e dei loro bambini che, in qualche modo, devono ottenere delle risposte. Il mio ruolo è proprio quello di far emergere queste problematiche e di portarle all’attenzione delle istituzioni”.
Come sono dislocate sul territorio le varie problematicità?
“Devo dire che sono soprattutto tre i comuni nei quali riscontrato particolare attivismo da parte dell’utenza. Negli altri due la situazione risulta abbastanza tranquilla”.
Perché, secondo lei?
“O perché in tre di essi è stata veicolata meglio la presenza di un garante per la persona disabile, o perché, semplicemente, non ci sono particolari problemi da segnalare. Non credo però in quest’ultima ipotesi. Nelle prossime settimane cercherò di far passare meglio il mio messaggio di vicinanza alle famiglie”.
Ha riscontrato delle difficoltà nello svolgere il suo ruolo?
“È sicuramente un lavoro molto difficile. Soprattutto, ho riscontrato difficoltà a rapportarmi con le istituzioni, non tanto con la parte politica quanto con quella amministrativa”.
Quali sono i tavoli nei quali è necessario discutere per garantire i diritti della persona disabile?
“Credo che su un tema come quello della disabilità non debbano esserci confini. Dobbiamo lavorare per far conoscere questa nuova figura, fino a poco fa sconosciuta, allargando il confronto con i garanti presenti a livello provinciale e regionale. Comunicare e rapportarsi con altre realtà è sempre opportuno”.
Quali saranno i suoi prossimi obiettivi?
“Continuerò il mio percorso di ascolto e di condivisione dei bisogni, facendomi portavoce delle istanze e delle richieste di questi ragazzi e delle loro famiglie”.
Giovanni Alberigi, bilancio dopo sei mesi: “Con il garante è emersa una disabilità sommersa”
Scritto da andrea cosimini
Mediavalle
11 Luglio 2024
Visite: 805