Giorgio Franco Daniele ufficializza il suo impegno civico in vista delle prossime elezioni amministrative nel comune di Coreglia. Lo fa con un motto ("Rialziamo la Testa Insieme") e un lungo intervento in cui spiega le ragioni della sua scesa in campo.
"Credo sia dovere di ognuno, nel momento in cui offre il proprio contributo alla gestione della cosa pubblica, nel caso, quella del nostro Comune, rendere noto a priori, le ragioni di tale scelta. Non è solo una questione di etica, di stile, di forma ma è prima di tutto sostanza.
C’è sempre un perché, un motivo, una molla alla base di una decisione così importante sia sotto il profilo dell’impegno, che delle responsabilità.
Quando non si è più giovanissimi, la consapevolezza di spendere bene il tempo che rimane, è l’unità di misura che guida le scelte. Ogni scelta richiede meditazione ma, quando si è giovani non si ha la consapevolezza del tempo, più avanti non è più così, il tempo è sempre più un bene prezioso, assolutamente da non sprecare. L’ho presa un po' alla larga, ma premeva far capire che la mia scelta è stata ponderata, sofferta ma, alla fine la passione ha avuto la meglio sulla ragione.
La passione per cosa: per il potere, il successo, la carriera politica? Assolutamente no. Se questa mia disponibilità effettivamente si trasformerà in qualcosa di concreto, vi saranno due punti fermi: il primo di non assumere una collocazione politica di parte, in altre parole di aderire ad un partito, la seconda, che il mandato sarà a termine, ovvero fra cinque anni tornerò ad essere un cittadino qualunque. Sono critico sull’impegno civico che diviene una carriera senza soluzione di continuità. Spesso l’ambizione di un secondo mandato, innesca meccanismi di consenso che possono sviare da ciò che sarebbe più opportuno fare. Ma lasciamo perdere, ognuno ha la sua storia, io non avrò, qualora me lo meritassi, futuro politico e/o amministrativo. Dopo di me, sicuramente ci sarà ricambio, magari nel segno della continuità, ma largo ad altri.
Ci tenevo a questo chiarimento, perché in fondo, è stata una delle molle della mia scelta.
Il nostro comune, Coreglia Antelminelli, da troppi anni è come ingessato sotto una cappa politica che, pur rinnovandosi nelle persone, non ha mai avuto discontinuità, naturalmente a mio parere, con una guida diciamo così, sovra personale, alla quale appiattirsi.
Il nostro comune, spesso sulla stampa, sui media, sui social è rappresentato più dal “patron” che dal Sindaco.
Questi ultimi anni e non solo gli ultimi cinque, la figura del Sindaco quale guida unica e certa della comunità, non ha brillato di luce propria anzi, si è sottratta quasi sempre ai confronti pubblici, ai dibattiti di più ampio respiro che hanno interessato la nostra Valle: vedi sanità, ambiente, (pirogassificatore), sviluppo socio-aggregativo ( nuovo impianto sportivo, palazzo Nuti ecc.). Quasi mai dicevo, i cittadini hanno avuto il piacere del confronto e se necessario anche dello scontro. Tutto è stato ovattato, spesso evitato: neppure la convocazione popolare e popolana di un confronto pubblico al teatro Bambi di Coreglia, ha sortito effetto. Una girandola di nomine, dimissioni, tanto di assessori che di consiglieri, senza mai un dibattito, una spiegazione, un perché credibile. No, non abbiamo avuto “il Sindaco della porta accanto”, una figura amicale e disponibile al quale rivolgersi per uno scambio di idee, al quale suggerire un consiglio o chiedere consiglio sempre per il bene della cosa pubblica.
Sia chiaro, quando parlo di “patron”, mi riferisco agli articoli apparsi sulla stampa, nel solco del significato letterale “Patrono, padrone, capo. Il termine, in uso in Francia per indicare l’organizzatore del giro ciclistico di quel paese, è passato con sign. analoghi nel linguaggio sport. italiano: il p. del giro d’Italia. ecc. – tratto da enciclopedia Treccani- “e, certamente non ad allusivi riferimenti denigratori e fuorvianti.
In questi mesi che ci separano dalla data delle elezioni – prevedibilmente nel maggio prossimo – è possibile costruire una alternativa, un cambiamento per ridare slancio e soprattutto credibilità, ad un Comune logoro nei rapporti con tutte le classi sociali ed economiche del territorio e privo di visibilità a livello di Valle e di Provincia. Basti considerare che negli ultimi 10 anni, Coreglia non ha mai guidato l’Unione dei Comuni ex Comunità Montana, né ha alcuna rappresentanza all’interno dell’Amministrazione della Provincia.
Coreglia ha le potenzialità per cambiare, ha le carte in regola per rialzare la testa. Ma deve farlo ricostruendo le basi, le fondamenta su cui poggiare la rinascita. Basi tanto più solide, quanto più riusciremo a mettere insieme le migliori energie superando insieme divisioni ideologiche. INSIEME, è la parola che fa da collante a queste aspettative, INSIEME è possibile rialzare la testa. Non mancheranno i sacrifici ma neppure i risultati.
Ecco, queste sono le condizioni per il mio impegno civico, questi sono i paletti di un percorso tutto da costruire INSIEME nei prossimi mesi".