È ufficialmente partito il percorso che porterà l'attrice premio Oscar, Susan Sarandon, a diventare cittadina onoraria del comune di Coreglia Antelminelli. L'ha deciso l'amministrazione Remaschi, dando così seguito anche al desiderio di Sarandon, manifestato in occasione dell'ultima edizione di Lucca Film Festival, di prendere la cittadinanza italiana. Stretto, intenso e radicato d'altronde il legame tra la star americana e Coreglia: qui si trovano le sue radici. Da qui, ancora, prende vita una storia di emigrazione legata alla lavorazione del gesso che ha reso Coreglia Antelminelli nota in tutto il mondo.
Il comune di Coreglia, durante il festival lucchese, ha consegnato a Sarandon le chiavi della città e un piccolo busto in gesso raffigurante Giacomo Puccini. "Una scelta non casuale - spiegano il sindaco Marco Remaschi, il vice Giorgio Daniele e l'assessora alle politiche culturali, Lara Baldacci -: il concerto in onore di Susan Sarandon, infatti, coincide con il centenario della morte di Giacomo Puccini e si è tenuto in piazza Cittadella di fronte alla Casa natale del Maestro. Coreglia, patria del figurinaio, ha quindi deciso, in modo originale, ricordare le origini dell'attrice - il nonno era un figurinaio di Coreglia - e rendere omaggio a Puccini con una statuetta di gesso".
Un rapporto che ruota intorno anche al Museo della Figurina di Gesso e dell'Emigrazione "G. Lera", dove è testimoniata la lunga tradizione dell'arte di lavorare il gesso, legata a doppio filo con la storia di emigrazione di questa parte di Toscana e di Italia: centinaia furono infatti le persone che partirono da queste zone per andare a fare i figurinai in giro per il mondo, in Europa, in Australia e negli Stati Uniti. Tra questi, i parenti di Susan Sarandon: il bisnonno dell'attrice si chiamava Mansueto Rigali, nato nel lontano 1855 con origini coregline, padre di Anita Rigali, nonna materna di Susan e madre di Lenora Marie Criscione, la mamma di Sarandon.
"Dopo la consegna delle chiavi - continuano gli amministratori - vogliamo ora aggiungere un altro tassello e avviare il percorso per rendere Sarandon cittadina onoraria di Coreglia. La testimonianza di un legame che attraversa generazioni e non si spezza e che ci dimostra come il valore della memoria, della riscoperta delle proprie radici e come tenerle vive sia fondamentale per lo sviluppo di un sentimento di appartenenza e di valorizzazione del territorio. Rappresenta, inoltre, un'occasione per far conoscere a tutti i livelli la storia del nostro paese".