Il ticchettio inconfondibile, ritmato, della pioggia tenta di nascondere un vociferare proveniente da una delle strade appena fuori le mura di Lucca. Una tavolata di colleghi, provenienti da diverse località dell’alta Toscana, si è riunita da InPasti, il locale di Cristian Francesconi e Samuele Cosentino, caldo ed accogliente, situato in in via delle Tagliate.
Ritrovarsi ed incontrarsi per la prima volta, sembra quasi, per i collaboratori e giornalisti avviati delle quattro Gazzette, un automatismo ricco di spensieratezza, sorrisi e scambio di idee e passioni. L’attesa aumenta il desiderio, questo deve essere il mantra del direttore, Aldo Grandi, che come suo solito si fa attendere, quasi volesse vestire i panni di una sposa. Al tempo stesso sa anche come farsi perdonare, il vino di Aldo, filo conduttore della serata, non poteva certo mancare.
Un brindisi con del buon Prosecco, così inizia a surriscaldarsi l’atmosfera, che neanche a dirlo, con due bicchieri in più il frastuono delle chiacchiere, che contraddistinguono i presenti, sovrasta completamente l’avanzare della pioggia.
Iniziano ad arrivare le specialità della casa, accompagnate da cameriere indaffaratissime, ma sempre cordiali e disponibili; salumi toscani, pasta fritta d’InPasti, pecorino Cacio Bastiano con miele, cecina con farina del molino Pegli, crostini con salsiccia e stracchino e fegatini alla Toscana e la delicata focaccina d’InPasti con lardo fuso.
Una prelibatezza dietro l’altra con la particolare attenzione per una delle colleghe di Viareggio, l’ammirevole Lucia Paolini, un vulcano di energia, risate e tanta curiosità, che, ormai da tempo, è entrata a far parte del mondo vegetariano. Una presenza era, però, fondamentale: Andrea Cosimini, braccio destro di Aldo per tanti, troppi anni, che oltre a portare avanti tutto ciò che nessun essere umano sarebbe stato in grado di fare, ha dovuto rivestire il ruolo di amico, psicologo e psicoterapeuta.
Ebbene sì, perché sfido chiunque a trovare un singolo collaboratore che non abbia avuto almeno una discussione con Aldo, impossibile oserei dire. A questo punto il ruolo di Andrea è stato fondamentale; un’ottima conoscenza dell’uragano che Aldo ha dentro di sé, un’esperienza in campo che pochi alla sua età hanno e il suo carattere, tanto pacato quanto deciso, sono riusciti a riequilibrare gli animi più tesi, le discussioni più accese e le capocce più dure mai passate dalla redazione. Un gioiello prezioso, Andrea, che ha dato tanto, sia alle Gazzette che a tutti i collaboratori.
Al suo posto un grande ritorno, quello di Cinzia Guidetti, altra componente storica della redazione, purtroppo affetta da un po' di raffreddore, ma in splendida forma comunque.
Da notare anche qualche ‘intruso’, se così è il caso di definirli, Flavio Torrini, maestro di sci per passione, un maestro di tennis al secolo Michelangelo Troysy, l’amico e commercialista delle Gazzette, Giovanni Ansel, che tra un bicchiere di rosso e l’altro si è dileguato in fretta, il primo storico fotografo delle Gazzette, Fiorenzo Sernacchioli attuale fotografo del quotidiano Il Tirreno. Visita improvvisa e gradita di Michele Masotti, vecchio collaboratore e anche lui, adesso, al quotidiano livornese redazione di Lucca. Infine, come aveva promesso, anche Luca Tronchetti, giornalista top che, ormai, è amico del direttore (ir)responsabile da una vita e anche di più. E come non parlare di Valter Nieri, lo specialista di pallavolo e ciclismo, collega puntuale, pignolo e sempre sul pezzo? Il suo Premio Fedeltà allo sport giunto a più di 20 edizioni ha portato a Lucca fior di campioni. Merita un plauso.
Si percepiva, almeno all'inizio, un vuoto nell’aria, mancava ancora qualcosa o meglio, qualcuno. Ciprian Gheorghita, l’affamato fotografo che non ti lascia scampo, colui che viene sempre dopo l’accecante flash della sua inseparabile macchina fotografica; ma eccolo che ci raggiunge, inaspettatamente, insieme alla saporita zuppa alla Frantoiana, piatto tipico lucchese, come raccontato dalla sempre sorridente e pacata Francesca Sargenti.
Da quel momento in poi i ricordi iniziano ad annebbiarsi perché il mitico Cip non ti lascia scampo, non solo per quanto riguarda la sua passione per la fotografia, ma anche per il bicchiere mezzo pieno che ti ritrovi senza neanche accorgertene. Lui tanto lo beve quanto lo condivide e guai se non accetti.
Il carrè di maiale agli agrumi con fagioli all’olio nuovo e patate al forno è l’indirizzo di arrivo di una piacevole serata alla scoperta di come, forse, fare il giornalista non sia la strada più semplice del mondo, anzi, è il caso di dire che potrebbe rimanere la prima scelta di vita solo per quelli un po’ matti come noi.
Non possiamo, poi, non festeggiare le amate Gazzette, con un dolce tutto dedicato a questo legame che, da anni, unisce volti, caratteristiche e passioni diverse, ma non trattiene nessuno; le Gazzette sono sicure di quello che danno ed apprezzano ciò che ricevono e se qualcuno è, poi, riuscito a spiccare il volo non possono che esserne orgogliose.
Buon Natale Gazzette ed un felice e sereno anno nuovo a tutti i vostri lettori.
Foto Ciprian Gheorghita