Fabrizio Palla, presidente della sezione Lapidei e varie di Confindustria Toscana Nord, interviene sulla questione dell'apertura o meno delle aziende in questo momento di emergenza Coronavirus.
"Condividiamo pienamente - esordisce - la posizione di Confindustria: le nostre aziende devono rimanere aperte, naturalmente con l'impegno tassativo a porre in opera tutte le misure di sicurezza possibili a garanzia della salute dei lavoratori".
"La salute è la priorità assoluta - spiega -, su questo non c'è discussione. Ma una volta realizzati tutti gli adeguamenti del caso a livello di revisione organizzativa, di procedure, di protezioni, le imprese devono rimanere aperte. Piuttosto, se necessario si sospenda l'attività per il tempo che serve all'implementazioni delle misure di igiene e sicurezza, secondo le disposizioni del protocollo condiviso in relazione alle specificità del nostro settore lapideo. Le nostre sono aziende che fanno filiera, hanno la materia prima e la trasformano per le loro commesse: l'obiettivo è rimanere aperti e soddisfare le esigenze della nostra committenza e gli ordinativi ancora in essere".
"Ribadisco - conclude - quanto scrivevo alcuni giorni fa: per un settore produttivo come il nostro, con una spiccatissima vocazione all'export, la paralisi dei mercati internazionali è un autentico flagello. Almeno le commesse in corso e il poco movimento rimasto vanno gestiti al meglio, per preservare relazioni commerciali che saranno preziose quando tutto questo sarà finito: in quel momento dovremo essere in grado di poter rialzare la testa e garantire la continuità del lavoro e dell'occupazione."