A seguito della riunione di oggi (25 febbraio), in Regione Toscana, sul nuovo coronavirus, i sindaci della giunta dell'Unione Comuni Garfagnana ritengono opportuno informare la popolazione sugli sviluppi.
"Al momento - esordiscono - non ci sono motivazioni sanitarie sufficienti, su tutto il territorio regionale, per chiudere le scuole né per la limitazione o soppressione dei pubblici spettacoli e nemmeno per ordinare la chiusura di uffici e pubblici esercizi".
I sindaci condividono la posizione della regione: no all'allarmismo, no alle paure irrazionali ed eventuali provvedimenti dovranno essere basati sulla razionalità e sul coordinamento fra l'autorità sanitaria, il Governo e le amministrazioni locali.
"I numeri telefonici dedicati a chi rientra dalle zone focolaio - affermano i primi cittadini - devono essere utilizzati da chi effettivamente rientra da Cina, zone rosse italiane e straniere. Chi viene dalle zone rosse ha il dovere, pena sanzioni penali, di comunicarlo al sindaco o alle autorità sanitarie. I tamponi non possono essere utilizzati indiscriminatamente, ma solo su chi, entrato nel percorso sanitario, dimostra sintomi dell'infezione e contatto con le zone a rischio. I tamponi fatti a persone senza sintomi non sono utili".
I sindaci invitano quindi chi ha sintomi influenzali, raffreddori, malesseri, tosse a restare a casa e curarsi rivolgendosi direttamente e telefonicamente al medico di famiglia o pediatra di libera scelta che, per disposizione regionale, dovrà essere disponibile dalle ore 8 alle 20 sette giorni su sette. Invitano altresì ad adottare le precauzioni igieniche di base.
"La Regione Toscana - concludono i sindaci - segue con attenzione i casi di contagiati e sta monitorando la situazione su tutto il territorio; se ci sarà necessità Regione - ASL - enti locali sono pronti a mettere in campo i provvedimenti necessari e ad informare tempestivamente la popolazione".
Coronavirus, sindaci dopo riunione in regione: "No all'allarmismo"
Scritto da Redazione
Garfagnana
25 Febbraio 2020
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