Il coronavirus sta colpendo anche il nostro paese, e non solo dal punto di vista sanitario e della salute collettiva. I disagi maggiori sembrano essersi rivolti verso l’economia, anche di chi lavora in aree non direttamente colpite dal virus. Ieri abbiamo fatto il giro della grande distribuzione alimentare dove non si sono registrati veri disagi ma soltanto una “corsa” all’acquisto di determinati generi; oggi proseguiamo la nostra inchiesta nel settore turistico che, a quanto pare, sta subendo ripercussioni gravi e concrete.
La grande paura che circola tra la popolazione ha messo a dura prova la volontà (e la voglia) di spostarsi, di viaggiare, di incontrare gente. Eventi, manifestazioni, appuntamenti sono stati cancellati a ruota; ultima, la direttiva ministeriale che ha sospeso tutte le gita di istruzione e scolastiche.
Da Ciro Santini, titolare dell’omonima agenzia di viaggi con sede a Castelnuovo e a Lucca, parte l’allarme: “L’ordinanza ministeriale che ha bloccato le gite scolastiche ci sta colpendo duramente. Nello specifico, abbiamo dovuto annullare, a pochi giorni dalla partenza, la gita del Liceo a Barcellona, con prenotazione e saldo di voli aerei e alberghi già effettuati. Il problema è grosso: oltre al danno noi come agenzia rischiamo la beffa, dovendoci accollare i costi e le penali. Inoltre stiamo subendo un grave contraccolpo per quanto riguarda i viaggi e le gite di marzo e di aprile che la gente sta disdicendo. Stiamo subendo un anno economico grave, nell’ordine di 15 – 20mila euro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il collega Antonio Guidi di Fidelity Tours: “L’economia in generale sta subendo danni enormi, è innegabile, in particolare nelle aree cosiddette “rosse” o limitrofe. Invece il settore turistico sta subendo un danno in toto, su tutto il territorio nazionale, senza distinzione. Il problema maggiore è la grande confusione, la paura collettiva causata da mancanza di informazioni o informazioni non corrette. Per noi agenzie di viaggio sta diventando un inferno, mi auguro che dopo il 15 marzo la situazione possa cambiare. Nel nostro specifico, abbiamo dovuto annullare due pullman che stavano per partire per la settimana bianca al Casone di Profecchia, addirittura il giorno prima! Un danno gravissimo per chi vive di turismo, pensate ai titolari del Casone già in difficoltà per la mancanza di neve”.
Di psicosi collettiva non controllata parla anche Paolo Tortelli di Altroquando Viaggi: “Stiamo subendo un crollo vertiginoso delle prenotazioni dei viaggi individuali, la gente ha paura e non viaggia, ci sono tante disdette. Noi agenzie siamo in grande difficoltà: avevamo organizzato un viaggio a Verona riempiendo 3 pullman e soltanto grazie alla collaborazione della Regione Veneto e la disponibilità dell’hotel, siamo riusciti a rimediare e a posticipare all’anno prossimo. C’è paura e soprattutto disinformazione”.