Massima attenzione sotto il profilo della sicurezza per le attività commerciali chiuse in questi giorni di emergenza – coronavirus. Sono Confcommercio e la sua Commissione Città di Lucca a puntare i riflettori su un aspetto delicato e importante, che si aggiunge alle tante criticità di questo periodo.
"Il lavoro delle forze dell'ordine è incessante e encomiabile – si legge in una nota congiunta – a presidio del territorio e dei suoi abitanti senza risparmio di energie, ma purtroppo l'emergenza attuale ha costretto tutti a creare città, quartieri e paesi semideserti, con pochissime persone in giro. Tutto giusto, visto che in ballo c'è una priorità assoluta come la salute, ma il rischio che i negozi con le saracinesche abbassate diventino un bersaglio per i ladri purtroppo è concreto. Ecco perché rivolgiamo un appello ai commercianti, affinché prendano tutte le precauzioni necessarie, ma anche ai cittadini affinché se notano movimenti sospetti non esitino a contattare le forze dell'ordine, anch'esse in prima linea non solo contro l'emergenza coronavirus, ma anche per presidiare il territorio in maniera impeccabile contro il crimine". Un appello, quello che arriva dal mondo Confcommercio, che naturalmente non vale solo per le città, ma anche per i quartieri della periferia e i paesi più piccoli.
"Un discorso a parte – prosegue la nota – meritano invece gli imprenditori che gestiscono attività con beni di prima necessità come ad esempio gli alimentari, i minimarket, le farmacie e le edicole: insomma tutti coloro che possono e devono stare aperti. Spesso, in questa fase così difficile, ultimo avamposto sociale con le loro serrande aperte e le loro luci a illuminare strade buie. Che possono e al tempo stesso devono rimanere aperti per la funzione dei propri negozi, esposti più di altri ai rischi, quando molti di loro probabilmente preferirebbe starsene a casa con le proprie famiglie. Rischi non solo di contagio del virus per l'esposizione al pubblico, ma anche magari di rimanere vittime di atti criminosi agevolati dalle strade semideserte". "A questi imprenditori – termina la nota -, che per il loro senso civico meritano di essere considerati come dei piccoli eroi, va tutta la nostra gratitudine e il ringraziamento per quanto stanno facendo e per quanto saranno chiamati a fare sino alla fine dell'emergenza".
Coronavirus, il commercio al tempo dell'emergenza
Scritto da Redazione
Confcommercio
14 Marzo 2020
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