Il movimento Valle del Serchio Alternativa continua la sua battaglia contro il Green pass e denuncia quanto avviene al Cup di Castelnuovo di Garfagnana.
"Il Green pass è una mostruosità giuridica - esordisce il movimento -, una negazione assoluta dei diritti costituzionali. Inutile se non dannoso dal punto di vista sanitario, esso ha la funzione di costringere le persone all’obbedienza. Ma questa mostruosità produce anche una serie di abusi rispetto alla stessa legge che lo ha introdotto".
"Il grave - attacca - è che questi abusi avvengono spesso in ambienti pubblici, laddove almeno la legge dovrebbe essere conosciuta. È questo il caso del CUP (Centro unico di prenotazione) di Castelnuovo di Garfagnana. Solo negli ultimi tre giorni ci sono stati segnalati diversi casi di persone che recatisi al CUP per ritirare analisi, prenotare visite od effettuare pagamenti, si sono viste impedire l’accesso con la richiesta di esibire il Green pass".
"Questa richiesta è palesemente illegittima - tuona il movimento -. Così recitano le linee guida diramate dalla stessa presidenza del consiglio dei ministri: «In sintesi, l’unica categoria di soggetti esclusa dall’obbligo di esibire il green pass per accedere agli uffici pubblici è quella degli utenti, ovvero di coloro i quali si recano in un ufficio pubblico per l’erogazione del servizio che l’amministrazione è tenuta a prestare». Tutto ciò è ribadito anche dalla FAQ n° 4 del ministero per la pubblica amministrazione, che conferma come almeno gli utenti siano esclusi dall’obbligo di esibire il lasciapassare medievale denominato Green pass".
"Ma nell’era della follia pandemica - continua ad attaccare il movimento - anche la peggior legge del mondo (il Green pass all’italiana non ha uguali sul pianeta) non basta. C’è sempre qualcuno che vorrebbe ancora di più, trovando sempre qualche spazio per peggiorare quel che è già pessimo di per sé. Al CUP di Castelnuovo così vanno le cose. Si è impedito a più persone di accedere ai servizi, per giunta apostrofando pubblicamente in malo modo una signora rea di non essersi vaccinata".
"Valle del Serchio Alternativa - conclude -, nel denunciare la gravità di questi episodi, chiede all’Asl di porre immediatamente fine a questi abusi, di ripristinare immediatamente il servizio pubblico che è tenuto a fornire a tutti i cittadini e di chiedere scusa a quelli che sono stati vergognosamente discriminati. In caso contrario Valle del Serchio Alternativa valuterà il ricorso all’autorità giudiziaria. La nostra lotta contro il Green pass continua. Domani, sabato 23 ottobre, saremo di nuovo in piazza a Lucca presso la salita del Caffè delle Mura dalle ore 16 in solidarietà coi portuali di Trieste e con tutti i lavoratori che lottano contro l’ignominia del Green Pass".