L’ordinanza “anti – Vigilia”, come era scontato, ha scatenato un polverone! In particolare, sono i tempi di comunicazione, meno di 24 ore prima, ad avere fatto arrabbiare molte persone. Tutti contro, a partire dai cittadini che ritengono eccessivo il provvedimento e che dovranno rinunciare al tradizionale brindisi pre – natalizio, ed ovviamente contrari anche i baristi e i commercianti che dovranno rinunciare ad un cospicuo incasso.
Conosce da vicino le dinamiche del commercio e non rinuncia mai ad esprimere le proprie opinioni, civilmente si intende, Stefano Pioli dello storico bar Dal Nando che, naturalmente, oggi pomeriggio è rimasto chiuso.
“Castelnuovo è l’unico comune in Italia che si trova ad affrontare una restrizione così totalitaria, eccessiva e ridicola perché discrimina una categoria ben precisa, quella dei bar, che di una giornata come la Vigilia hanno bisogno per il proprio bilancio, soprattutto dopo aver saltato le ultime due edizioni causa covid. Trovarsi a 24 ore con migliaia di euro di materiale acquistato tra scorte di beverage, scorte alimentari, materiali plastiche, lavoratori già bloccati, assunzioni a chiamata, è assurdo ed ingiusto, e ci penalizza enormemente!”.
Entriamo nel merito dell’ordinanza, cosa ne pensi? “Non mi piace il tempo di preavviso, forse non volevano discutere con noi e temevano ricorsi. Noi commercianti rispettiamo l’ordine pubblico e tante leggi tutti i giorni, ma non siamo noi che dobbiamo gestirlo ma il comune, la questura e la prefettura, così hanno eliminato il problema alla base ma hanno scaricato la responsabilità su noi esercenti. Inoltre, hanno tolto la socialità alla gente, la possibilità di brindare ad un paese intero. È un attacco al diritto al lavoro e al commercio che è utilizzato solo con un bancomat per le tasse, siamo denigrati continuamente come evasori, non ne possiamo più”.
“La Questura ha predisposto un’ordinanza ma l’ha fatto sulle base di indicazioni arrivate da Castelnuovo. Chi ne ha il dovere, deve controllare e far rispettare le regole, noi facciamo la nostra parte ma l’ordine pubblico non è una nostra competenza. Facendo così hanno arrecato un danno economico enorme, e in questo momento non ce lo possiamo permettere. Disincentiviamo la gente a venire a Castelnuovo, ad aprire un’attività a Castelnuovo”.
C’è anche un altro aspetto. “L’immagine che abbiamo dato di Castelnuovo è quella di un paese di ubriaconi ingestibili, questa ordinanza non la ricordo nemmeno nelle grandi metropoli. E’ strano che la Questura di Lucca, abituata a gestire eventi planetari come il Summer Festival e il Lucca Comics, oggi non abbia saputo gestire un evento molto minore come il Vigilia a Castelnuovo, che poi non è un evento organizzato”.