Sono stati 2mila e 500, forse addirittura qualcuno in più, gli spettatori che nella serata di ieri si sono letteralmente riversati nella splendida cornice della fortezza di Mont’Alfonso per assistere al concerto-evento di uno dei cantanti più amati della storia della musica leggera italiana: l’”Eterno giovane”, come lo chiamano in molti, Gianni Morandi.
L’appuntamento, il primo in fortezza dell’edizione 2023 di “Mont’Alfonso sotto le stelle”, è stato un vero e proprio successo sotto tutti i punti di vista: i presenti, anche se comodamente seduti, hanno creato sin dai primi accordi un’atmosfera difficilmente ripetibile, mentre sul palco Morandi ha mostrato per l’ennesima volta, se davvero ce ne fosse stato bisogno, quanto sia maestro della performance prima ancora che dell’espressione musicale.
C’è poco da fare: Gianni può piacere o non piacere, i suoi testi essere considerati appartenenti a un’altra epoca, eppure su quel palco riesce sempre a trasmettere una vitalità da far impallidire tanti “giovanotti” della scena musicale contemporanea.
A quasi 79 anni, li compirà l’11 dicembre, il Morandi “nazionale” sa rapire il proprio pubblico con una naturalezza disarmante, la sua voce, ancora intatta nonostante l’età, è forte, incalzante e trasuda ottimismo.
Forse è davvero un profeta venuto da un’epoca lontana, ma in questo mare di musica dai testi sofferenti lui ci sguazza che è una meraviglia, cantando di sole e felicità e riuscendo a dare la stessa carica di quando trionfò al “Cantagiro” nel 1964.
La sua scaletta, dipanata su due ore e mezzo di spettacolo (mica male per un quasi-settantanovenne), era composta da alcuni dei suoi più grandi classici, tra cui “Fatti mandare dalla mamma”, “In ginocchio da te” e “Uno su mille”, e dalle “hit” più recenti come la sanremese “Apri tutte le porte” ed “Evviva”, entrambe nate dalla collaborazione con Lorenzo “Jovanotti” Cherubini.
C’è stato spazio anche per un sentito ed emozionante omaggio a Lucio Dalla, con la sua “Futura”, e a Enrico Caruso, senza dimenticare i duetti con i tre cantanti che hanno accompagnato Gianni per tutto il concerto: Silvia Olari, Roberto Tiranti e Alessandra Kidra.
Due ore e mezzo, purtroppo, passano piuttosto in fretta, specialmente se in mezzo trovano spazio battute, siparietti e persino un’”invasione” di platea da parte dello stesso Morandi.
I sorrisi sono stati copiosi, gli applausi scroscianti, e non sono mancate neanche quelle dolci lacrime di nostalgia che non fanno mai male.