Castelnuovo di Garfagnana, da sempre, rappresenta il centro della Garfagnana, il cuore pulsante della vita sociale ed economica della Valle. Castelnuovo, per il territorio, è divenuto il simbolo dell’emergenza coronavirus: dopo la chiusura delle scuole, dopo la sospensione di ogni attività sportiva, i commercianti hanno deciso di dare il buon esempio ed hanno dato vita, uno dopo l’altro, ad una serrata spontanea. Decisione evidentemente dolorosa e “sanguinosa” per il bilancio familiare dei tantissimi commercianti locali ma accolta di buon grado per la salvaguardia della salute collettiva, che ha anticipato di pochi giorni i due decreti governativi che hanno trasformato l’Italia in un’unica zona rossa.
Oggi è il giorno 7 dell’emergenza e la popolazione si dimostra disciplinata ed ordinata, rispettando le norme imposte. Imposizione che, in tanti casi, non è stata nemmeno necessaria perché la gente ha paura e si tutela, per sé, per la propria famiglia e per gli altri, chiudendosi in casa.
Fanno impressione le immagini che da giorni circolano sul web: negozi e bar chiusi, vetrine abbassate, i pochi abitanti che escono, rigorosamente da soli, indossando la mascherina di protezione e, taluno, i guanti di lattice.
Passeggiando per le strade, ci imbattiamo nelle uniche attività aperte: le due farmacie Gaddi, dove i clienti attendono educatamente in fila all’esterno e qua vengono serviti; la tabaccheria Paolini di piazza Umberto I dove i clienti attendono fuori che vengano serviti attraverso le sbarre della saracinesca; un panificio; naturalmente i due supermercati Carrefour di Baiocchi e il Conad, dove la gente attende il proprio turno in strada. Poi ci sono i pochi uffici rimasti aperti per i servizi essenziali, le banche, l’ufficio postale.
I castelnuovesi restano a casa ma resistono e lo dimostrano appendendo bandiere tricolori alle finestre e gli striscioni “Andrà tutto bene”, affidando così ai pochi passanti il proprio messaggio di speranza.
Instancabili, vediamo transitare alcuni volontari al servizio della protezione civile comunale, coordinata dal responsabile Vincenzo Suffredini. Tra questi, i volontari degli Autieri d’Italia, attivi nei vari servizi, come la sanificazione delle ambulanze alla tensostruttura, il filtraggio degli ingressi alla farmacia, il ceck point al pronto soccorso.