Come recita un vecchio adagio, bisogna sempre aspettare il morto affinché i problemi vengano a galla. Questa volta, fortunatamente, non ci sono stati nemmeno feriti, ma il grave incidente avvenuto nel primo mattino a Loppia ha evidenziato alcune criticità su cui sarà necessario riflettere e intervenire.
Un autobus, per cause ancora da chiarire, ha sviluppato un incendio lungo la strada, e addirittura un secondo è stato inglobato dalle fiamme. Poteva essere una tragedia, ma grazie alla prontezza di riflessi dei guidatori e all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco di Castelnuovo di Garfagnana tutto si è risolto per il meglio (non ce ne vogliano i due bus, ormai ridotti a scheletri d’acciaio).
Nonostante il lieto fine però, una nota stonata risalta in tutta la vicenda: i vigili garfagnini, giunti sul posto all’istante, hanno dovuto dilazionare l’acqua in attesa dell’arrivo da Lucca dell’autobotte. L’incendio è stato domato, non c’è dubbio, ma i tempi d’attesa hanno di certo allungato negativamente le possibilità d’intervento dei pompieri.
È una questione di lunga data, ma dopo i fatti di oggi non può che tornare con prepotenza agli onori della cronaca: la caserma di Castelnuovo ha bisogno, il prima possibile, di un’autobotte; non ci sarà sempre il tempo di aspettare la cavalleria in arrivo dalla Piana.
Il sindacato autonomo dei vigili del fuoco (Conapo) ne è più che convinto, e spera di poter ottenere il mezzo già a partire dal prossimo mese.
In merito, si è esposto persino il segretario provinciale di Conapo, Nicola Todaro, che rimarca come questa mancanza sia stata segnalata ben prima degli sfortunati eventi del mattino.
“Come sindacato – spiega Todaro – abbiamo segnalato questa grave criticità a chi di dovere. Il comandante del comando di Lucca, Calogero Daidone, è al corrente di questa mancanza, e si è già mosso per far arrivare a Castelnuovo un’autobotte che ci permetta di essere ancora più efficaci negli interventi in valle. Da quello che ci è stato riferito, il nuovo mezzo dovrebbe arrivare già a febbraio: sarebbe un miglioramento considerevole del nostro parco mezzi, ma metterebbe in risalto altre situazioni su cui è necessario intervenire al più presto”.
La considerazione di Todaro fa riferimento alla necessità di ampliare la caserma dei vigili di Castelnuovo per non lasciare la nuova autobotte alla mercè delle intemperie. Un’operazione che non può che partire dall’Unione dei comuni, titolare dello stabile, e che già ha stanziato un finanziamento per i lavori di riqualificazione.
“Chiediamo – continua il segretario provinciale Conapo – che l’Unione dei comuni affretti le tempistiche per i lavori di ampliamento della caserma. I nuovi mezzi sono fondamentali, specialmente se consideriamo che buona parte di quelli che abbiamo già a disposizione ha più di vent’anni, ma senza una copertura adeguata rischiano di usurarsi in breve tempo. I soldi sono già stati stanziati, e per questo non possiamo che ringraziare l’Unione, ma speriamo che anche il progetto di riqualificazione possa prendere il via il prima possibile”.
Non c’è nessuna voglia di criticare, sentenzia Todaro, ma solo l’interesse a far emergere le criticità sul territorio e trovare soluzioni adeguate alle stesse. Il contatto tra vigili e istituzioni è fondamentale, e permette alle forze di soccorso di proporsi in modo più efficiente rispetto a ogni problematica. Anche l’aggiornamento degli idranti sparsi per la valle può essere un elemento fondamentale per la buona riuscita degli interventi, ma il segretario spiega come sia necessaria una sinergia con gli enti comunali e Gaia, l’azienda che gestisce gli stessi idranti.
“Vorremmo esprimere ai sindaci della Garfagnana e della Valle del Serchio, che ricoprono ruoli apicali all’interno della Protezione civile, di aggiornare l’anagrafica degli idranti del territorio. La nostra valle è estremamente vasta, e in alcuni punti persino impervia: per questo è fondamentale sapere con esattezza le risorse a nostra disposizione durante un intervento di soccorso. Siamo consci che per un’operazione del genere è necessaria anche l’azienda che gestisce gli idranti, in questo caso Gaia, ed è per questo che chiediamo una collaborazione in sinergia per ovviare a questa problematica”.