"Lo so, lo so! Probabilmente una di quelle squadre di geni del marketing che stanno dietro alle grandi campagne elettorali avrebbe fatto meglio con il nome, ma a me è venuto in mente questo. Sapete, più vado avanti e più mi rendo conto che io non dovrei essere qui. Non dovrei fare quello che sto facendo, non dovrei nemmeno scrivere queste righe. Penso che a 30 anni (31 quest'anno) avrei già dovuto trovare il mio posto in una Garfagnana, mi piace dire, compiuta e grata. Una Garfagnana che dà la possibilità a tutti di scegliere se andarsene e conoscere il mondo. O restare e trovare la propria dimensione, scoprendo tutte le risorse a livello economico-occupazionale connesse al territorio. E magari, grazie a un percorso di studi o all'esperienza, diventare a propria volta una risorsa per il territorio e il suo sviluppo.
Purtroppo, però, il confronto con la realtà del 2024 ci porta molto lontano da quella che a tutti gli effetti è, guarda caso, un'isola che non c'è. Luogo che tanto avrei auspicato al mio alter ego di 15 anni fa. In molti casi, troppi, andarsene è l'unica scelta e se si parla di occupazione per chi rimane, non solo siamo ai minimi per mercato del lavoro, ma anche di fronte a proposte parecchio slegate dal contesto ambientale della zona. Ho come l'impressione e la paura che tanti ragazzi e ragazze della mia generazione, in un momento delicato della propria vita e all'improvviso, abbiano dovuto fare i conti con una realtà arida, senza vie di scampo. E quando non ci sono stimoli e ci si ritrova senza riferimenti (s)perdersi è questione di pochi passi.
Ecco perché ho pensato a questo nome per la mia lista; una lista per chiunque non si sia trovato o riconosciuto in questo posto. Per chi si è sentito tradito o deluso, per chi si sente insofferente, perso e ha paura se guarda avanti di 10-15 anni. Un gruppo per far sì che la mia generazione sia libera di scegliere per il proprio futuro.
Attualmente sono in fase di colloquio e sono molto felice di aver trovato persone al massimo dalla mia età e più giovani. Resto aperto a tutte le proposte e le candidature, il confronto e l'ascolto sono la base. Vorrei arrivare a fine mese e cominciare a fare un po' di presentazioni. Concludo riflettendo su come spesso si sente parlare di cambiamento. E da come io stesso ne ho sentito parlare, tante volte, sembra quasi che si faccia riferimento al meccanismo di un interruttore. Da una parte c'è una cosa e poi, CLICK, eccone un'altra. La verità è che il cambiamento è un processo lungo, faticoso, culturale e pratico. Sono i risultati a determinarlo ed ecco perché voglio prendere le distanze da questo concetto. Infatti, a Castelnuovo, la sua comunità e tutto il territorio chiedo solo l'opportunità di lasciare che qualcosa di diverso abbia una chance di fare il suo corso."