Dopo la riflessione del sindaco Andreuccetti sul mondo della scuola, interviene anche il capogruppo della minoranza Lorenzo Bertolacci. “Tralasciando le considerazioni “politiche” che ci possono aver visto in parte scettici verso la soluzione poi scelta dall’amministrazione; abbiamo la fortuna di avere una nuova scuola, potrebbe essere l’occasione per renderla una delle prime a norma sotto l’aspetto didattica al tempo del Coronavirus, in questi giorni il Politecnico di Torino ha studiato a fondo la problematica della riapertura a settembre delle scuole in totale sicurezza”.
“Trovare una soluzione alla riapertura di circa 40mila edifici scolastici non è facile ed oltre al Politecnico il Governo, per studiare la ripartenza della didattica in presenza da settembre, ha creato un comitato di 18 esperti, pensiamo che il progettista della scuola, Ing. Cristian Ricci, potrebbe essere incaricato di aggiornare il progetto alle nuove normative, facendogli anche seguire gli studi promossi dal politecnico di Torino. Sulle maggiori testate giornalistiche nazionali iniziano ad emergere importanti soluzioni per la ripresa della didattica nelle scuole”.
“Tra le tante soluzioni evidenziate si parla di: uso dei dispositivi di protezione, immaginando la difficoltà a fare indossare la mascherina ai bambini più piccoli, ed è per questo che al momento c’è l’idea di escludere da questo obbligo i nidi e le scuole dell’infanzia, uso di dispenser con igienizzanti in tutte le classi, continua sanificazione dei locali, distanziamento tra alunni e quindi tra i banchi, cercando di mantenere basso il numero di alunni per classe, in questo caso lo studio del politecnico di Torino suggerisce di non superare i 10 alunni in contemporanea per la scuola dell’infanzia e i 15 alunni in contemporanea per le altre scuole di grado superiore; separare i flussi di ingresso e di uscita e inserire divisori in plexiglass nelle aree di ricevimento del pubblico, consumazione dei pasti nei banchi e non nella mensa erogando il servizio con lunchbox. In ultimo doppi turni o giorni alternati o settimane alternate per lezioni in presenza e a distanza. Insomma sembra proprio che si inizi seriamente a pensare a settembre con una certa insistenza ed importanza”.