Continuano gli incontri tra cacciatori e Yamila Bertieri, consigliere a Borgo a Mozzano e candidata in regione alle prossime elezioni per tutta la provincia di Lucca con la Lega.
Bertieri pone alcune riflessioni sui punti che i cacciatori gli hanno fatto notare, soprattutto per quanto riguarda il programma d'immissione della fauna e relativo alla stagione venatoria 2020 /20 21.
Bertieri - come le hanno spiegato i cacciatori - afferma che le fasi preliminari hanno lasciato intuire un metodo di lavoro utilizzato dal comitato che trascura le sensibilità delle associazioni venatorie e dei singoli cacciatori per le iniziative prese durante l'immissione della fauna selvatica. "I cacciatori - afferma Bertieri - chiedono una miglior puntualità, da parte di chi ha esperienza in tale ambito, nella programmazione. Anche nelle esperienze precedenti - dicono i cacciatori - l'ATC ha commesso degli errori ma, nonostante tutto, nemmeno ai tecnici e alle associazioni venatorie è stato permesso di contribuire al miglioramento del nuovo piano di immissione, negando addirittura a queste ultime, di poterlo visionare prima della sua attuazione: tutto questo è per i cacciatori inaccettabile".
"Prendendo in esame qualche aspetto pratico, i cacciatori - spiega Bertieri - vorrebbero soffermarsi sul caso specifico delle lepri, per le quali non è mai stato presentato un piano (ammesso che ce ne fosse uno), diretto a definire in modo chiaro e concreto un programma, o il caso della piccola selvaggina stanziale, per cui il comitato sembra - come riferito dai cacciatori - non abbia nemmeno rispetto per le linee guida del piano faunistico vigente e secondo il quale non è consentito immettere grossi quantitativi di animali in una sola sessione direttamente sul territorio, come è stato fatto dal comitato di gestione dell'ATC di Lucca, ma suddividere il numero finale in più lanci passando per le strutture di ambientamento, che per essere utilizzate però, necessitano di opportuni preavvisi e non delle impertinenti comunicazioni dell'ultimo minuto, dalle quali si può ottenere solo qualche inefficiente risultato. Non sarebbe ragionevole aspettarsi di meglio, anche per le condizioni nelle quali le strutture stesse vengono lasciate durante tutto l'anno, senza che ci sia fatta manutenzione. Errori imperdonabili - sottolineano i cacciatori - legati anche ai ritardi delle immissioni della selvaggina che a sua volta hanno impedito i regolari cicli di riproduzione o senza alcuna garanzia della maturità sessuale degli animali che dovrebbero essere preparati adeguatamente grazie a programmi precisi sia nel merito che per le tempistiche di realizzazione".
"Nemmeno nel caso dei giovani fagiani estivi - conclude Bertieri - sono stati rispettati tempi e procedure, partendo dalle aste fatte a maggio per i due mesi successivi, impedendo così agli allevatori di fare un corretto programma di crescita degli animali e all'ATC di eseguire i doverosi controlli di qualità. Sono molte le situazioni di inadeguatezza che andrebbero elencate per sottolineare questa inconsapevole gestione dalle conseguenze a dir poco catastrofiche del comitato delle immissioni dell'ATC di Lucca, ma la speranza di ritrovare un dialogo per migliorare le situazioni accompagnato dalla consapevolezza che questo sia un punto di partenza perché forse la dirigenza del comitato è gestita da personaggi che a oggi, hanno anche altri incarichi all'interno dell'amministrazione e di conseguenze manca il tempo per fare riforme efficienti".
Bertieri (Lega): "I cacciatori chiedono una miglior puntualità nella programmazione"
Scritto da Redazione
Borgo a Mozzano
07 Settembre 2020
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