L’azalea rappresenta uno dei simboli di Borgo a Mozzano, una produzione divenuta un’eccellenza, venduta ed esportata ovunque. Un simbolo di una natura che fa il suo corso e che è lì, rigogliosa e bellissima, sboccia e cresce, nonostante il momento nero.
Cresce ma… inevitabilmente muore perché il mercato è fermo. E’ la denuncia di Lucia Garibaldi, titolare degli omonimi vivai, una delle aziende del settore più note, ma potrebbe essere una qualsiasi delle altre aziende del settore di Borgo a Mozzano. Mal comune … come si dice, mezzo gaudio, è un’amara riflessione.
“Invendute, da lunedì tagliate o potate, gettate o tenute, sempre un costo e basta, invece le tasse e le bollette sempre più care – afferma con rabbia Lucia – Le vendite sono pari a quasi zero, mi piange il cuore a vedere queste bellissime piante, già fiorite grazie al clima propizio, senza un futuro”.
Qualche abitante del paese, per spirito di solidarietà, ha acquistato alcune bellissime camelie e azalee, ma l’attività stagionale è, inevitabilmente, rovinata.