Non è l'unico ristorante nel centro storico di Barga, questa affascinante, signorile, educata, interessante cittadina ai piedi della Garfagnana, ma ancora con un occhio e anche qualcosa di più sul versante che guarda verso Lucca. Nella piazza principale della vecchia Barga, nella cinquecentesca Loggia dei Mercanti accanto al palazzo comunale, nel 1870 la famiglia Capretz un caffè-pasticceria, allora ritrovo dell’aristocrazia barghigiana e del quale Giovanni Pascoli era cliente abituale. Oggi il locale è diventato un ristorante dove non solo si possono degustare aperitivi intriganti e sfiziosi, ma dove si mangia bene con alcune specialità della casa che pur affacciandosi sulle novità, restano profondamente ancorate al territorio. Oggi al timone di questa perla gastronomica che possiede, a proposito di affacci, un balcone con una vista mozzafiato su tutta la valle, c'è Giampaolo Romani, ristoratore che alterna la sua presenza tra la cucina e i tavoli dove ama accogliere i commensali e coccolarli durante la loro permanenza. In inverno, ovviamente, la terrazza non è particolarmente attraente, ma non appena arriva la temperatura ideale essa si riempie e la prenotazione diventa quasi obbligatoria.
Il locale si trova nella più bella piazza di Barga, il suo salotto buono se così si può dire, in piazza Salvo Salvi 1. Per chi non lo sapesse, Salvo Salvi, definito dallo stesso poeta dei Canti di Castelvecchio, uomo giusto, aveva combattuto volontario con Garibaldi nella III^ Guerra d'Indipendenza sul fronte del Trentino. Fu, poi, avvocato e ricoprì incarichi amministrativi e politici locali. Altra tempra verrebbe da dire.
La serata è mite, fresca quasi, con un tramonto sullo sfondo che lascia estasiati. Si respira una pace che solo chi è stato a contatto con la frenesia della vita quotidiana, per usare una frase di una celebre pubblicità d'altri tempi, può apprezzare fino in fondo. Il capo è uno che ama la squadra e elogia il team ancor più che l'individuo isolato. Con Giampaolo Romani, scende in campo ogni giorno una formazione di eccellenza che vede aggirarsi tra i tavoli, in cucina e dietro al bancone Ana Pieri, Paola De Angelis, Gustavo Berretti e Chaima Erraji. Il sorriso, per loro, è un'abitudine e, forse, nemmeno immaginano quanto faccia bene a chi lo riceve e ci si imbatte durante pranzi o cene più o meno luculliani.
Ce lo aveva magnificato e fatto conoscere il sindaco di Barga, Caterina Campani, che per questo ristorante stravede, giustamente e non manca di farlo conoscere e sperimentare anche ad altri. I consigli, soprattutto, se di ottima fattura, sono sempre bene accetti.
C'è un piatto al quale siamo particolarmente affezionati e a cui mai e poi mai rinunceremmo ogni volta che saliamo a queste latitudini: gamberi fritti con salsa bang bang. L'unico problema è che non ne basta una porzione, ma ce ne vorrebbero, per noi, almeno e siamo parchi, tre! Salsa top e accoppiata vincente a tutti gli effetti. Ma non è tutto, non si può negare che anche la polenta alla piastra con stracchino e porcini sia un apricena e anche un apericena meritevole della più ampia considerazione. E aggiungiamoci il solito mar Cantabrico con le sue proverbiali acciughe, il burro montato e l'immancabile pan brioche artigianale. Per cominciare e spizzicare recita il menu, ma per noi potrebbe bastare e avanzare ovviamente nelle dovute quantità. Tra i primi c'è solo l'imbarazzo della scelta: dai tordelli al ragù ai paccheri freschi al pomodoro San Marzano, provola di Agerola e pesto al basilico, dagli spaghetti alla chitarra con salsa alle zucchine, stracciatella, alici, pomodoro secco e zest di limone agli spaghetti freschi alla carbonara e poi ancora zuppa di farro, cavolo nero e zucca, anche ora che siamo nella stagione calda.
Tanta roba la carne e il Garfagnino Burger con patate fritte è una roba da leccarsi baffi. E' carne di asado macinata e cotta alla brace e proveniente dall'Argentina, con pecorino, polenta fritta, porcini, mayo al tartufo nero e un pan brioche fatto in casa. Scorrendo la carta si notano piatti particolari che si trovano solamente qui e non da altre parti e d è questa la caratteristica per cui ci ha subito appassionato la cucina di Giampaolo. Tagliata, arrosticini di ovino, ribs di maiale ce n'è per tutti i gusti e i palati. E, cosa assolutamente non trascurabile, il prezzo delle pietanze è alla portata, realmente, di tutti nel senso che abbiamo trovato ambienti nemmeno lontanamente paragonabili con prezzi esagerati e per niente onesti.
Alla fine, dolce tralasciato anche se ce ne sono di ottimi, un assaggio di una specialità locale che abbiamo ritrovato, anche, al ristorante della tenuta Buonamico a Montecarlo: l'amaro del riccio garfagnino, un liquore delizioso, primo amaro dedicato alle terre della Garfagnana con una gradazione di 26°, prodotto presso la Distilleria Indie, la prima distilleria ad impatto zero aperta due anni fa e situata a San Pietro in Campo nel comune di Barga, fondata e gestita da Francesco Marcucci figlio dell'ex senatore Andrea e da Saverio Bertagni, tra l'altro gli 'ideatori' del gin Ambrosia.
Capretz merita una visita e anche qualcosa di più, per quello che dà e, in particolare, per quello che lascia, una sensazione di essere stati in un altro tempo molto, ma molto più vivibile di quello attuale.