A quanti di noi - garfagnini e valligiani - è capitato, in un momento di particolare sconforto, di imboccare la via del bosco per fare una camminata rigenerante a contatto con la natura e scrollarsi così di dosso le scorie della civiltà (cosiddetta tale) moderna?
Purtroppo, questo freddo mezzo di comunicazione (il giornale online), non permette di vedere quante mani alzate ci sono dall’altra parte del… monitor (sic!). Siamo convinti, però, che molte sarebbero le persone che risponderebbero in maniera affermativa a questa domanda - che, ad un cittadino della metropoli, può anche sembrare stramba, ma non lo è.
Ebbene, magari senza saperlo, ma ciò che molti di noi fanno, quando camminano nelle selve, è terapia forestale. Ovvero: respirano aria pura, si riappacificano con la terra e riemergono dal torpore sentimentale e sensitivo. Ovviamente, affinché ci sia una terapia, deve necessariamente esserci anche un disturbo alla base. In questo caso ha diversi nomi: stress, ansia, depressione.
Al Rifugio “Giovanni Santi”, in località La Vetricia, il C.A.I. di Barga ha inaugurato ieri mattina un nuovo sentiero. Un percorso che si inserisce proprio nel contesto di terapia forestale, all’interno della ricerca sperimentale - condotta dall’Istituto per la bioeconomia del CNR e del C.A.I. – che ha svelato l’effetto dei monoterpeni (i componenti degli olii essenziali emessi dalle piante) nel miglioramento della salute individuale nel suo complesso.
La sezione barghigiana del Club Alpino Italiano, il 4 giugno, si era messa a disposizione per il progetto CAI-CNR tramite una sessione sperimentale di terapia forestale con 33 adesioni - una delle più partecipate. “La terapia forestale – ha affermato il presidente del C.A.I. di Barga Luigi Mazzanti – richiede specificatamente la pratica nell’ambiente forestale. Ringrazio il direttivo ed ai soci per aver creduto in questo progetto ed averlo sposato con entusiasmo. Come sezione barghigiana del Club Alpino Italiano ci impegneremo a valorizzare il sentiero”.
A fare i saluti di casa il sindaco di Barga Caterina Campani che ha espresso soddisfazione per questo innovativo progetto: “Un modo per valorizzare i nostri sentieri – ha esordito – attraverso una chiave diversa, ma sempre legata al turismo montano. Camminare e fare sport nei boschi è sempre salutare, ma in questo caso si aggiungono prevenzione e cura. Ringrazio Chiara Rossi, gestore del rifugio, per il lavoro svolto. Mi sembra questo un buon punto di partenza per la sua attività che rappresenta anche un presidio per il territorio”.
La parola è quindi passata al consigliere regionale Mario Puppa, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione con la comunità medica e scientifica: “Questo progetto – ha affermato – aiuta gli amministratori a valorizzare il territorio e le strutture economiche a presidiarlo. La pandemia di ha posto di fronte ad un nuovo modo di intendere la relazione tra uomo e natura e tra uomo e uomo. La natura è un elemento fondamentale che deve assumere, per l’uomo, un valore comunitario”.
Dello stesso avviso la vice-presidente del Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, il sindaco Raffaella Mariani, che ha ricordato la collaborazione tra il comune di Barga e il Parco, tramite l’area Mab Unesco, sui temi della sostenibilità, della cura del bosco e dell’educazione ambientale dei ragazzi: “La foresta rappresenta un valore aggiunto per il turismo – ha detto l’onorevole, primo cittadino di San Romano in Garfagnana -. Dopo la pandemia, ha senso parlare di benessere sia per la comunità che, soprattutto, per chi viene dalla città. Dobbiamo riscoprire il nostro rapporto con la natura, in collaborazione sempre con la comunità scientifica”.
Entusiasmo espresso anche dal sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini, presente all’incontro: “Un bellissimo risultato per il C.A.I. di Barga – ha concluso – che arricchisce l’intera Valle del Serchio. Ancora una volta, le donne e gli uomini del Club Alpino Italiano dimostrano il loro valore, non solo per l’attività quotidiana e pluriennale nella manutenzione sentieristica della montagna, ma anche per queste iniziative che rappresentano il futuro e la valorizzazione della montagna stessa, soprattutto per chi ha più bisogno”.
La mattinata è proseguita con gli interventi di Ivo Poli, presidente dell'Associazione Nazionale Città del Castagno, Francesco Meneguzzo dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Comitato Scientifico Centrale del C.A.I., della psicologa Patrizia Garberi, della dott.ssa Denise Gazzarii, dirigente medico specialista in psichiatria per l’USL Toscana Nord-Ovest, di Elena Berti de “I Custodi degli alberi e del suolo” Barga, di Omero Togneri, presidente A.S.B.U.C. Barga, e del consigliere regionale C.A.I.
L’evento si è infine concluso con una sessione dimostrativa di terapia forestale lungo il percorso qualificato e successivo rientro al rifugio per il pranzo.
Il bosco come antidoto contro l’ansia: inaugurato un sentiero di ‘terapia forestale’ al Rifugio Santi
Scritto da andrea cosimini
Barga
19 Novembre 2023
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