È ormai difficile immaginarsi come poteva essere la vita nella Valle del Serchio nella prima parte del '900. La quotidianità, gli usi, i costumi e la ricca tradizione orale si sono dissolti nel giro di pochi decenni, rendendo la cultura contadina locale, durata e mantenutasi per secoli in modo estremamente omogeneo, un semplice ricordo di un passato sempre più lontano.
Sono rimasti pochi coloro che si ricordano quei tempi, ma è altrettanto vero che, negli ultimi vent’anni, sono stati moltissimi gli studiosi e i semplici appassionati che hanno provato a salvare tutto ciò che era possibile di quel mondo irrimediabilmente perduto.
Uno di questi, Emilio Lammari, è riuscito, a cavallo tra il 2009 e il 2020, attraverso i suoi libri, a dare risalto alle antiche tradizioni della Valle del Serchio, studiando attentamente alcune edificazioni di riferimento, come i mulini, l’araldica locale e soprattutto la sterminata raccolta di detti, motti e proverbi che hanno “popolato” i discorsi delle persone per generazioni.
Un minuzioso lavoro di raccolta e di preservazione di un patrimonio inestimabile, che si rinnova anche nel 2023 con l’uscita del nuovo volume “L’antica civiltà contadina e artigiana attraverso la saggezza dei nostri proverbi”, scritto dallo stesso Lammari e edito dalla casa editrice “Bandecchi e Vivaldi” di Pontedera.
L’opera, che vede al suo interno le illustrazioni del disegnatore barghigiano Simone Togneri, verrà presentato ufficialmente nella serata di oggi, alle ore 21, all’oratorio del Sacro di Cuore di Barga: un evento di assoluto valore culturale, che vedrà anche gli interventi di Catia Gonnella, Sara Moscardini, Lucia Giovannetti e Manuele Bellonzi.
Un’opera sentita, quella di Lammari, che spazia dalla ricerca bibliografica ai ricordi d’infanzia, con in mezzo una variopinta sequela di espressioni, pensieri e norme di quel mondo lontano. Tra natura, lavoro nei campi, eventi quotidiani e tanta ironia, l’ultima fatica dello scrittore è un compendio appassionato verso una tradizione ricchissima e profonda che rischia ogni giorno di più di essere dimenticata.
Sono stati numerosi gli attori coinvolti nello sviluppo del progetto, e ciò rende l’idea di quanto la preservazione di questo sapere sia importante per gli abitanti e le associazioni locali. La realizzazione è stata infatti curata dal gruppo di tutela di “Nebbiana, Nebbianella e Val di Lago” in collaborazione con l’associazione pro loco Barga, la polisportiva Val di Lago e l’associazione “Per B.a.r.g.a”, mentre la pubblicazione vede il contributo di “Bar Sport” e “Casa Vacanze La Pergola”.