Il gruppo di opposizione, dopo le ripetute offerte di collaborazione puntualmente ignorate dall'amministrazione, è pronta a depositare una mozione in cui espone una serie di proposte e chiede che venga concovato un consiglio nel breve termine per la loro discussione.
Dopo un'attenta analisi della situazione eonomica e sociale in cui versa la cittadinanza a causa dell'emergenza sanitaria in corso, e dopo aver recepito le esigenze e le richieste dei cittadini, il gruppo consiliare Un Futuro per Bagni di Lucca ha dato vita ad una serie di proposte per affrontare la cosiddetta ripartenza: opportunità da mettere in campo, racchiuse nel titolo "Bagni di Lucca non abbandona... e non molla!", di cui è stata realizzata anche una versione depliant, per rendere l'idea più chiara e attrattiva.
Tante le iniziative proposte all'attenzione della maggioranza e dei cittadini: dall'ancentivazione del fondo per le attività produttive (al quale i consiglieri Gemignani e Lucchesi hanno contribuito donando il gettone di presenza) all'ampliamento per le stesse della concessione degli spazi esterni, con annullamento della tassa sull'occupazione del suolo pubblico.
"Lunedì mattina - hanno spiegato in videoconferenza i rappresentanti del gruppo -presenteremo una mozione per aver modo finalmente di discutere le nostre proposte in consiglio comunale: una serie di idee che riteniamo importanti per il rilancio del comune, che dovranno andare comunque di pari passo con le richieste delle categorie e con i decreti governativi".
Altri punti di questa raccota di proposte sono l'affidamento a prezzi simbolici degli impianti sportivi, come ad esempio le "piscine", sulle quali ancora oggi incombe l'incognita dell'affidamento e della gestione.
"Riteniamo necessario - hanno aggiunto Gemignani e Lucchesi - altresì il coinvolgimento delle associazioni e dei comitati paesani, magari per prendere in affido i parchi tutt'oggi non utilizzati (vedi Villa Ada) e per sviluppare servizi di promozione dei percorsi naturalistici".
"In questo momento è necessario ridurre la pressione fiscale - hanno proseguito i consiglieri di Un Futuro per Bagni di Lucca entrando nel vivo delle proposte - sui cittadini: oltre all'abolizione (per l'anno 2020, nda) della Tosap, proponiamo la riduzione del 50 per cento della nuova Imu (quest'anno unisce la vecchia Imu con la Tasi), l'aumento della soglia di esenzione Irpef (da 10 mila a 12 mila euro) e la riduzione degli oneri di urbanizzazione".
Inerente a quest'ultimo punto il gruppo propone di seguire la strada intrapresa da Fabbriche di Vergemoli, con la vendita simbolica ad 1 euro degli edifici in disuso, in modo da stimolare l'iniziativa di albergo diffuso e incentivare la ripresa edilizia sul territorio.
"Dobbiamo tuttavia rimarcare che fino a questo momeno siamo stati totalmente ignorati dall'amministrazione" hanno ribadito Gemignani e Lucchesi.
Idee chiare anche su come reperire i fondi: "Dovremmo necessariamente rinegoziare i prestiti con la Cassa Depositi e Prestiti, il che consentirà di portare ossigeno nelle case comunali; inoltre possiamo contare sul risparmio avuto dalle manifestazioni annullate a causa del Covid, come ad esempio il Teatro della Scuola. Proponiamo anche che tutti i consiglieri rinuncino ai gettoni annuali di presenza, e quindi incentivare di nuovo il fondo per le attività produttive. Necessaria sarà anche la partecipazione ai vari bandi per la richiesta di contributi".
Una serie di proposte insomma che il gruppo vuole portare all'attenzione del consiglio comunale, sperando in una celere convocazione.
Un Futuro per Bagni di Lucca: pronta una mozione con le proposte per ripartire
Scritto da Redazione
Bagni di Lucca
02 Maggio 2020
Visite: 25