Paolo Simoncini del gruppo extraconsiliare "Sinistra per Bagni di Lucca" scrive una lettera aperta all'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi sulla questione dei castagni malati.
"Chi le scrive sul problema dei castagni malati è un esponente della Sinistra extraconsiliare di Bagni di Lucca, gruppo storicamente sensibile alla tematica ambientale.
Non si tratta dunque di un attacco della fazione opposta ma di un umile consiglio: cerchi di tenere un rapporto coi castanicoltori di Bagni di Lucca ascoltandoli attentamente senza snobbarli. Lasci perdere l'Amministrazione comunale e parli direttamente con le persone coinvolte.
Purtroppo la Regione Toscana, per colpa degli sbagli della Giunta combinaguai di Bagni di Lucca, non è nuova a figuracce clamorose sulle questioni della montagna. Ricordiamo la soppressione del pullman per Montefegatesi, fatta passare come una decisione degli abitanti, che poi invece s'infuriarono. Noi eravamo dalla parte giusta, cioè quella dei cittadini e dei servizi pubblici. Battaglia vinta e corsa ripristinata.
Il nostro schieramento però non vuole portare risultati a Forza Italia e nemmeno al Consigliere Regionale Marchetti, che ovviamente ci fece la passerella politica. Ecco, sta succedendo la stessa cosa coi castagni malati. Va a finire che la Regione ci rimedia l'ennesima figuraccia perché nel frattempo gli animi a livello comunale si surriscaldano.
Siamo arrivati all'assurdo e inaccettabile scaricabarile per cui la malattia dei castagni sarebbe colpa degli stessi castanicoltori, accusati di non essere capaci di fare il proprio lavoro. Eppure la salute dei castagni, esattamente come quella dei cittadini, è di interesse pubblico. Cosa fanno gli enti preposti? Peraltro a Bagni di Lucca ci sono magnifici castagni monumentali, che non sono chiamati così perché sono grandi ma perché sono monumenti da proteggere e tutelare quanto sono protette e tutelate le migliori opere d'arte nelle piazze e nei musei.
Caro Assessore, si scrolli di dosso il gravame dei referenti comunali del Partito Democratico, che ormai hanno fatto terra bruciata, dilapidando un patrimonio di consensi e di contenuti (come la tutela ambientale) che evidentemente abbiamo sbagliato noi a portare in quella lista. Ascolti la voce che arriva dal mondo reale e che ci sforziamo di rappresentarle. Si metta a disposizione con vero spirito di servizio.
Speriamo che questa lettera smuova qualcosa. Noi non ci fermeremo, metteremo in campo tutte le iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e di sollecitazione degli enti. Siamo un piccolo schieramento ma sappiamo farci sentire molto bene, scavalcando i recinti ideologici con l'obiettivo superiore della tutela del territorio. I nostri concittadini, al di là del pensiero politico generale, ce lo riconoscono sempre. L'unità non si fa prima delle elezioni per trovarsi d'accordo sulle seggioline. L'unità si pratica sulle cose concrete.
Per Bagni di Lucca ci sono tanti progetti di rilancio su cui procedere unitariamente, a maggior ragione dopo la crisi economico-sociale del coronavirus. Il turismo ambientale e la castanicoltura possono essere una boccata d'ossigeno e un antidoto efficace per la ripartenza. Parlarne con gli operatori in carne e ossa non è peccato mortale. Provi a consigliarlo ai suoi rappresentanti comunali del PD".