La chiesa di San Cassiano di Controne, insieme al museo antistante, prova per la seconda volta a rientrare tra i luoghi che verranno messi sotto tutela dal Fondo Ambiente Italiano: nel 2018 furono totalizzati 1253 voti, che valsero il 259° posto.
Per l'anno 2020 questo "luogo" è partito lanciato, essendo attualmente in 238esima posizione, con la votazione che si protrarrà fino al 15 dicembre. L'obiettivo è di raggiungere i duemila voti, soglia che consente di candidare un progetto per richiedere un contributo economico, o la collaborazione tecnica del FAI in specifici ambiti. Nel 2019 sono stati ben 27 i progetti che hanno tovato il sostegno del Fondo Ambiente Italiano.
I Luoghi del Cuore è una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare: è il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio, che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare.
La chiesa di San Cassiano di Controne è la più antica chiesa documentata della Val di Lima, il primo documento ritrovato risale al 772. La particolare struttura, evidentemente modificata nel tempo sotto l'influenza dei vari stili, suscita da anni l'interesse degli storici d'arte: alle murature in conci di arenaria grigia si innestano i paramenti in calcare bianco, che oltre a definire la facciata, inglobano nella navata laterale sinistra la torre campanaria, edificata nel 1030, come testimoniato da un’epigrafe sulla stessa.
L’edificio fin dal XIX secolo è presente negli elenchi dei monumenti nazionali e oltre ad aver subito poche alterazioni, nella sua configurazione romanica, presenta un vasto repertorio di motivi ornamentali scolpiti, una pavimentazione originale a tarsia, nonché un bacino ceramico, datato al XI secolo, murato alla sommità della facciata proveniente dal mondo islamico.
Il Museo di San Cassiano invece è stato inaugurato come sala espositiva nel 2012 e presenta al suo interno, tra altre opere, il gruppo equestre del san Martino a Cavallo, casualmente rinvenuto nel 1909 nella legnaia della Chiesa. Recuperato dopo un recente restauro, il Santo Cavaliere segna un vertice della scultura a Lucca all´inizio del Quattrocento e anche della produzione giovanile di Jacopo della Quercia, al cui operato è stata attribuita l’opera.
Per quanto concerne il comune di Bagni di Lucca, anche altri luoghi stanno concorrendo al censimento lanciato dal Fai, tra cui Villa Ada e la pieve romanica di Vico Pancellorum.
San Cassiano di Controne in corsa per i "Luoghi del cuore FAI"
Scritto da Redazione
Bagni di Lucca
09 Giugno 2020
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