C’è preoccupazione, da parte della lista Progetto Futuro, in merito alle ultime delibere in arrivo da Roma sull’aumento del limite di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
Si passerà infatti da 6 a 15 volt al metro, una scelta che fa discutere e che potrebbe non tenere conto del principio precauzionale da applicare in caso di incertezza scientifica.
Questo, quantomeno, è il pensiero degli esponenti della lista attualmente consiglieri del comune di Bagni di Lucca, Laura Lucchesi, Claudio Gemignani e Massimo Betti, in prima fila già l’anno passato per evitare l’installazione di una nuova antenna 5G nella frazione montana di San Cassiano di Controni.
Attraverso una nota congiunta, infatti, i tre consiglieri di opposizione hanno rimarcato la loro opposizione a qualsiasi tipo di nuova struttura o al potenziamento di quelle già esistenti sul territorio bagnaiolo, spiegando come vi siano evidenze scientifiche che confermano la pericolosità delle onde elettromagnetiche per la salute umana e per l’ambiente.
Non c’è nessun tipo di diffidenza nei confronti della tecnologia e del progresso, ci tengono a precisare Lucchesi, Betti e Gemignani, ma per loro questa nuova misura non è altro che un escamotage con cui i gestori potranno aumentare la potenza delle antenne senza costruirne di nuove, e soprattutto senza adeguate verifiche e sperimentazioni.
Un comportamento che, sempre secondo i firmatari della nota, denuncerebbe poca “Coscienza ecologia, morale ed etica per un vero progresso dell’uomo”.
Il rischio, ora, per i tre consiglieri, è quello di vedere le nuove misure applicarsi anche a Bagni di Lucca, ed è per questo che gli stessi esortano il sindaco Paolo Michelini, per il bene della cittadinanza, a opporsi a qualsiasi tipo di nuova allocazione per possibili antenne 5G.
“Le massime autorità sul territorio sono due: il presidente del Consiglio dei ministri e il sindaco, che, avendo voce in capitolo sulla gestione del territorio stesso, deve essere messo in grado di valutare e impedire, se necessario, ciò che accade nel proprio comune. Quando si vuole fermare un’opera – chiosano i consiglieri – si ferma. La buona politica deve prevalere su qualsiasi altro indirizzo. Sappiamo bene che il 5G non serve per alcune attività quali il lavoro agile da casa e pertanto vorremmo far capire che non è così indispensabile. Concludendo, alla luce di quanto sopra, non riteniamo corretto scendere a compromessi, proprio perché non ci sono sufficienti garanzie per il futuro”.