Saranno interamente finanziate e realizzate dalla Ditta Industrie Cartarie Tronchetti Spa le opere necessarie alla riduzione del rischio idraulico derivante dal Rio Secco nell'area del Fontanone. Lo stabilisce una delibera, presentata dall’assessora all’ambiente Monia Monni e approvata dalla giunta regionale nell’ultima seduta, che integra il Documento Operativo per la Difesa del Suolo 2021, 3° stralcio.
“Si tratta – commenta l’assessora Monni - del primo caso di attivazione della procedura prevista dall’articolo 3bis della legge regionale 80 del 2015 (‘Norme in materia di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e tutela della costa e degli abitati costieri’) che prevede la possibilità da parte di un soggetto privato di realizzare e finanziare opere idrauliche che, una volta completate a regola d’arte e collaudate, verranno gestite dagli Enti competenti. Con le Cartarie Tronchetti, Regione e Comune di Coreglia Antelminelli hanno firmato un protocollo d’intesa nel 2019, adesso in fase di rinnovo, per sostenere imprese in espansione e porre in essere attività che ne agevolino l’integrazione con le altre attive nel territorio. La delibera approvata va in questa direzione”.
“Sono grato alla collega Monni e ai suoi uffici per il prezioso lavoro istruttorio realizzato per giungere a questa prima applicazione di quanto disposto dalla legge 80 – dice l’assessore a infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli. Sono anche particolarmente soddisfatto, ed un poco orgoglioso, perché per questa norma mi sono battuto tra lo scetticismo generale e l’ho fortemente voluta in sede di redazione della legge 41 del 2018 sul rischio idrogeologico, sulla scorta dell’esperienza amministrativa maturata che mi consigliava di introdurre la facoltà ai privati, prima non prevista ne’ dalle norme nazionali ne’ da quelle regionali, di poter investire risorse economiche proprie nella realizzazione di opere idrauliche per la messa in sicurezza del territorio. Sono convinto che a questa prima applicazione seguiranno ulteriori interventi di cooperazione pubblico/privato per garantire una maggiore sicurezza dei cittadini e delle aziende toscane”.
E’ stato elaborato uno studio di fattibilità delle opere previste ed un crono programma con l’indicazione del tempo massimo in cui devono essere completate. L’obiettivo è adeguare alla portata con tempo di ritorno 200 anni del Rio Secco attraverso la realizzazione di un nuovo inalveamento. Più nel dettaglio, il nuovo tracciato prevede anche la realizzazione di un nuovo sottoattraversamento ferroviario in sostituzione dell'attuale ponte della Ferrovia Lucca Aulla che presenta criticità e genera fenomeni di rigurgito. L’intervento consentirebbe una generalizzata diminuzione del rischio idraulico nelle aree limitrofe al corso d’acqua, senza aggravio di rischio in altre zone e rende inoltre compatibile la previsione di Piano di Bacino che individua in quell’area la realizzazione di una cassa di espansione per il Fiume Serchio attualmente interessata dal tracciato del Torrente Secco. Il costo totale dell’intervento è di circa 740 mila euro.