"Raddoppio della linea ferroviaria, assi viari, ponte sul Serchio: ritardi, ritardi e ancora ritardi, accompagnati da una serie di annunci ai quali a oggi non è ancora seguito un fatto che sia uno". Parla così Marco Remaschi, sindaco di Coreglia e candidato del Terzo Polo (Azione-Italia Viva) per la Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Lucca e Piana, Valle del Serchio, Valdinievole e Montagna Pistoiese.
"Il territorio lucchese - e non solo quello - ha urgente bisogno di queste infrastrutture: lo diciamo a intervalli regolari, perché dopo anni siamo sempre al solito punto e di alcune grandi opere non se ne sa più niente. Grandi opere che risultano a oggi fondamentali, per le imprese del nostro territorio e anche per gli stessi cittadini. Serve un trasporto su rotaia, integrato con parcheggi scambiatori e altre strutture a sostegno della mobilità sostenibile, che sia non più una via crucis, ma una reale alternativa all'utilizzo dell'auto. Serve investire sulla metropolitana di superficie e di fare presto, perché Lucca ha urgente bisogno di essere collegata in maniera veloce con Pisa e Livorno. Serve anche l'onestà di trattare questi argomenti a intervalli regolari e non andare avanti ad annunci per poi ripiombare in lunghi silenzi per mesi e mesi. Sono troppe le città e i poli produttivi che subiscono un isolamento forzato a causa di una mobilità inadeguata: è indispensabile ripensare il trasporto in funzione dei tempi e delle esigenze che cambiano, per riportare i territori - soprattutto quelli più periferici al centro delle scelte regionali. C'è una parte di Toscana, quella interna e quella più di costa, che deve tornare centrale nelle politiche della Regione e di Firenze, perché si cresce solo se tutto il territorio cresce".
"Serve - prosegue - il nuovo ponte sul Serchio. Da troppo tempo ci sono rimpalli e ritardi: bisogna partire con i lavori, quanto prima, e snellire la viabilità lucchese, ormai preda degli ingorghi e dei tir. Serve fare chiarezza, una volta per tutte, sulle sorti degli assi viari. Rimandare, ritardare, perdere tempo per non prendersi la briga di decidere e fare: questi atteggiamenti degli enti, a partire dalla Regione, deve finire. Servono risposte chiare per i cittadini e per le imprese. Con una viabilità e una mobilità più sostenibili e adatte, si possono attirare nuovi capitali, nuove aziende possono scegliere di investire sui nostri territori e nuove persone possono decidere di fare di queste terre la loro casa. Se rimaniamo ancorati a strade e a modalità di spostarsi vecchie di decenni, tutto questo resterà solo un'ipotesi, un sogno".
"I tempi dei rimpalli - continua - devono finire: le risposte che meritano i cittadini devono riportare tempistiche certe e programmazioni chiare. Solo così possiamo permettere a cittadini e imprese di costruire il presente e pianificare il futuro".