Non avevamo mai avuto grandi contatti con quest'uomo, fratello dell'attore Michele, anche lui di nome oltreché Vincenzo Michele. Quando, negli anni Ottanta e Novanta era al vertice della politica lucchese, come socialista prima, e di Forza Italia dopo, amico del presidente del Senato Marcello Pera, noi eravamo impegnati, quotidianamente, nella cronaca nera cittadina e nella stesura di libri di storia. Non che ci fosse particolarmente simpatico vista anche la sua, a volte e a nostro avviso, alterigia, ma, indubbiamente, era un politico di altri tempi, quelli della prima repubblica e non stiamo qui a dare un giudizio di merito sulla seconda o terza.
Dopo la nascita della Gazzetta di Lucca, tuttavia, capitò, negli anni successivi, di incrociarci e ci fece piacere apprendere che aveva un occhio di riguardo per il nostro modo di fare giornalismo e ci considerava tutt'altro che dei quaquaraqua.
Vincenzo Placido se ne è andato per sempre questa mattina a causa di un malore, il Covid non c'entra, pare, proprio niente. Se ne è andato all'età di 79 anni, dopo aver ricoperto, nella sua vita, incarichi politici di prestigio e aver lavorato a lungo nel mondo della scuola di cui conosceva anche i meandri più profondi.
Sposato, il 1 aprile 2021 avrebbe compiuto 80 anni. Era, comunque, sempre particolarmente attivo sulla propria pagina facebook sulla quale non mancava di dare il proprio commento alla realtà italiana politica e non soltanto.
Sabato 22 agosto 2020 Vincenzo Placido aveva presentato, a Barga, nella piazza di fronte al teatro dei Differenti, il suo libro dedicato a Giovanni Pascoli "Zvanì", edito da Tralerighe libri, un romanzo-saggio sulla famiglia del poeta che entra nel quotidiano, fin dall'infanzia del piccolo Giovannino.
Alla famiglia Placido le condoglianze della redazione.