Proteste dei commercianti, degli imprenditori e dei cittadini di Chifenti, nel comune di Borgo a Mozzano, per il perdurare della chiusura della statale del Brennero a causa delle frane. La protesta cresce anche perché il 24 febbraio avrebbe dovuto essere il giorno della riapertura, a senso unico alternato, così come assicurato nella riunione tenuta in prefettura a Lucca il 9 febbraio, ma l’Anas ha comunicato di aver chiesto ed ottenuto una proroga di fine lavori al 15 marzo. Lo slittamento, che era nell’aria, dato l’andamento a rilento dei lavori, mortifica e penalizza ulteriormente le attività commerciali e imprenditoriali della zona, che stanno subendo gravi danni economici.
Nella riunione tenutasi in prefettura a Lucca, il 9 febbraio, con la partecipazione dell’Anas e dei sindaci di Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano, erano stato condivise in maniera puntuale, alcune azioni da svolgere con urgenza per riattivare il transito sulla statale del Brennero nel tratto tra il Ponte del Diavolo e la fontana di Chifenti. Era stato garantito che l’impresa incaricata dei lavori da parte dell’Anas avrebbe lavorato anche il sabato e la domenica mattina, per rimettere in sicurezza la strada, così da riaprire il traffico a senso unico alternato entro 15 giorni effettivi di lavoro.
Anas aveva inoltre comunicato di aver affidato 700 mila euro di lavori per intervenire sulla frana lato monte, con una complessiva messa in sicurezza. I commercianti di Chifenti segnalano però che gli interventi nel fine settimana sono stati sporadici e soltanto al sabato mattina, mai la domenica. Da qui la protesta e la richiesta di procedere, una volta sistemata l’emergenza, a programmare e finanziare interventi più celeri, con la prospettiva finalmente risolutiva per evitare il ripetersi, sempre più frequente di frane, smottamenti e allagamenti sulla statale stessa.
I cittadini e i titolari della attività commerciali di Chifenti, già fortemente colpiti da un anno di chiusure e divieti dovuti alla pandemia, chiedono rassicurazione sugli interventi da fare, senza ulteriori rinvii o perdite di tempo, perché tutta la zona risulta tagliata fuori e le attività stanno giornalmente perdendo clientela e quindi gli introiti, sono ulteriormente diminuiti.