Il gestore di una stazione di carburante nel comune di Piazza al Serchio è finito nei guai denunciato dalle Fiamme Gialle per frode al commercio ossia per aver venduto quello che il consumatore ritiene di acquistare mentre, in realtà, si tratta di un prodotto assai più scadente. E, in questo caso, anche pericoloso. Gli uomini della Guarda di Finanza tenenza di Castelnuovo Garfagnana guidati dal luogotenente Gianluca Pierri e dell'agenzia delle dogane e dei monopoli, hanno effettuato una serie di controlli ad hoc a diverse stazioni di servizio. In sostanza e visti anche i rincari a più riprese del prezzo del carburante, sono stati ispezionati quei distributori di carburante che praticano prezzi così bassi - troppo bassi - che è impossibile per il gestore rientrare del costo sostenuto per l'acquisto di benzina o gasolio a norma. In ogni controllo vengono ricostruite le filiere del prodotto finito e può avvenire che si accerti un rifornimento effettuato presso un canale tutt'altro che sicuro.
A Piazza al Serchio sono stati sequestrati ben 7 mila 800 litri di gasolio per autotrazione e il motivo è che, effettuati i prelievi del caso, è stato individuato il punto di infiammabilità minore di 55°. Che cosa vuol dire? Vuol dire che la temperatura è troppo rischiosa e potrebbe prendere fuoco causando danni molto seri. Il gasolio è tagliato con solventi e oli lubrificanti che, se di cattiva qualità, possono compromettere anche l'uso degli iniettori dell'auto oltre che accendersi eventualmente prima. I controlli della Guardia di Finanza mirano anche a tutelare il mercato della libera concorrenza.