Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega, interviene in merito ai casi di Coronavirus scoppiati all'interno delle Rsa della Toscana.
"Siccome è stato chiaro fin da subito che il Coronavirus sarebbe stato particolarmente letale per anziani, magari già debilitati da qualche patologia pregressa - afferma - non ci voleva un premio Nobel della medicina per capire che le Rsa sarebbero state delle strutture sicuramente a rischio contagio; noi stessi, a più riprese, abbiamo chiesto all'Assessore Saccardi, anche tramite un un atto specifico, di approfondire il delicato tema."
"Invece - prosegue il consigliere - si è colpevolmente permesso che, con un classico effetto domino, ci fossero una serie impressionante di persone risultate poi positive al virus, diverse delle quali sono poi, purtroppo, decedute."
"In Garfagnana - precisa l'esponente leghista - è salito, ad esempio, alla ribalta il caso della struttura di Gallicano, dove oltre agli ospiti ed agli operatori, recentemente anche dei familiari di chi lavora nella predetta struttura assistenziale sono risultati infettati."
"La Regione Toscana - sottolinea la rappresentante del Carroccio - afferma che già dai primi di marzo aveva diramato delle direttive specifiche per le Rsa, ma, vista la carenza, che permane in buona parte tuttora, degli ormai famosi dispositivi di sicurezza, ci chiediamo che tipo di disponibilità avessero, quaranta giorni fa, i degenti ed i dipendenti delle residenze sanitarie; oltre a ciò, può anche essere che qualcuno abbia, improvvidamente, disatteso in toto alle prescrizioni."
"Proprio per questo motivo - conclude Elisa Montemagni - invito tutte le Procure della Repubblica della Toscana, a seguire l'esempio di quelle di Lucca e Prato che hanno aperto delle mirate indagini per capire se ci sono state delle negligenze che hanno favorito questa ecatombe fra gli anziani ricoverati; morire, a qualsiasi età, per colpe altrui è assolutamente intollerabile."