Mercoledì 18 agosto (ore 21) nella Chiesa di San Michele, arriva uno dei più importanti appuntamenti teatrali in calendario al Graal Cult Fest, quello con la Giovanna D'Arco di Maria Luisa Spaziani, nella appassionata interpretazione di Gaia Aprea. In attesa dell'evento, il Festival propone al suo pubblico un programma di visite guidate: al borgo di Castiglione (con partenza h16.00, h17.00, h18.00 e h19.00) e alla Chiesa di San Michele (con partenza h17.00 e h18.00), con il suo Deposito Museale di Arte Sacra, allestito all'interno dell'Oratorio del Santissimo Sacramento e Santa Croce. Nella chiesa si conserva, tra l'altro, una preziosa tavola dipinta raffigurante la "Madonna col Bambino" di Giuliano di Simone da Lucca del 1389. Le visite saranno completamente gratuite, come tutti gli eventi della kermesse ideata e diretta da Consuelo Barilari.
GIOVANNA D'ARCO Romanzo popolare in sei Canti in ottave e un Epilogo
di Maria Luisa Spaziani, con Gaia Aprea. Regia Luca De Fusco. Musiche Antonio Di Pofi
Gaia Aprea porta in scena una versione di questo spettacolo che, nella sua semplicità, valorizza al massimo lo splendore dei versi di Maria Luisa Spaziani. L'autrice dice di aver scritto la sua Giovanna D'Arco di getto, come sotto dettatura, ed infatti uno dei meriti del suo poemetto è la magica semplicità. Qualcuno ha scritto che, dopo qualche pagina, si dimentica di stare ascoltando un testo contemporaneo, e si è pervasi dalla suggestione di ascoltare direttamente Giovanna.
"Si attribuisce a Bernard Shaw la frase «Ho scritto quest'opera in versi perché non avevo tempo di scriverla in prosa». Paradosso, forse, che però calza al caso mio" – ha raccontato la stessa autrice – "alle vicissitudini esterne e interne di un'idea, della sua genesi, del suo lento e costante proliferare lungo l'arco di molti decenni. M'innamorai di Giovanna d'Arco quando avevo dodici anni, l'età delle sue prime visioni, e quella scintilla scaturì da un bonario libretto che qualcuno mi aveva prestato, che non restituii mai e che continua a seguirmi in quello scaffale privilegiato e protetto e geloso che tutti conosciamo [...] Giovanna è un personaggio anomalo, una santa con la spada in mano, una poesia in azione, una creatura di straordinaria e totale maturità, un caso Rimbaud il cui arco risplende e si conclude prima dei diciannove anni, una fiammeggiante visionarietà che s'incarna nei parametri dell'intelligenza pratica, fusa alle ragioni della politica ma capace come poche nella storia del mondo di illustrare l'imperativo di un destino. [...] Sembrava che i versi nascessero per generazione spontanea, e anzi devo confessare una mia strana impressione: che qualcuno mi sia stato sempre accanto a dettare."
L'opera, sedimentata per parecchi decenni, è stata composta di getto tra il 1988 e il 1989. Ed è nel 2000 che Gaia Aprea e Luca De Fusco si innamorano della Giovanna e, in collaborazione con il Teatro della Fenice, presentano un oratorio per voce e orchestra con le musiche di Paolo Furlani, proprio per il Giubileo. Cinque anni dopo nasce l'idea di realizzare l'opera in forma più intima, quasi colloquiale. "Ci chiudemmo in un castello presso Vittorio Veneto" – ricorda il regista – "e dentro un torrione semidiroccato cercammo di entrare nel mistero di quest'opera. [...] I problemi di trasposizione teatrale non sono nati dai versi della Spaziani ma dal concetto di personaggio. Chi è l'io narrante della Spaziani? Il fantasma di Giovanna che ci parla dall'al di là, lei stessa che riguarda la sua vita un attimo prima di morire, o una folle che si crede Giovanna? [...] Alla fine abbiamo inventato questo strano personaggio che all'inizio appare vestito in modo contemporaneo, poi man mano smette di narrare ed inizia a rivivere, diventando Giovanna anche nel costume. [...] Restano i dettagli contenutistici: ovvero le tesi "eretiche" della Spaziani sulla vita di Giovanna d'Arco. La poetessa sostiene infatti la tesi che la pulzella non sarebbe morta sul rogo ma sopravvissuta al sacrificio e restata a galleggiare nella noia fino a ritornare all'appuntamento col fuoco, che una prima volta era stato inusitatamente eluso e che poi la sorprende nel suo eremo segreto."
Per lo spettacolo serale (con obbligo di Green pass) è gradita la prenotazione al numero 3385645037 (anche whatsapp). Per le visite guidate è gradita la prenotazione al numero 3663634036 (anche whatsapp).