Si è svolta presso l’elegante cornice del ristorante albergo “Da Carlino” di Castelnuovo di Garfagnana, la cena conviviale della delegazione dell'Accademia Italiana della Cucina di Garfagnana – Val di Serchio. Tema della serata era la figura di “Patrizio Cipollini – l'arte dell'accoglienza” – “Storia di un generale manager innovativo”.
Tanti gli ospiti di prestigio: il dott. Giuseppe Calabrese, presidente della Fondazione Patrizio Cipollini, l’avv. Massimo Aragiusto, consigliere, il dott. Alberto Cirese, consigliere, il dott Max Musto, general manager del Fourseasons di Firenze, la dott.ssa Iolanda Bocci, dirigente ISI di Barga ed il suo staff. In rappresentanza delle istituzioni, presenti il consigliere regionale Mario Puppa, il sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi, il sindaco di Pieve Fosciana Francesco Angelini, il sindaco di San Romano Raffaella Mariani assieme al consorte prof. Allagosta, Lorenzo Tognini, assessore del comune di Barga, Luciano Angelini, assessore al comune di Pieve Fosciana, PierRomano Mariani, dirigente ASL.
Dopo un breve e sentito saluto di ringraziamento ai numerosi intervenuti, da parte dell'Accademico, Consultore e Simposiarca della Conviviale, l'autore del Libro, Giuseppe Calabrese, ha illustrato, catturando l'attenzione a tutti i presenti, come è nato il libro sul compianto Patrizio Cipollini, Premio “Best Hotellier in the word” per l'anno 2018.
L’autore ha ripercorso i luoghi della vita di Patrizio e gli episodi più significativi, tracciandone una figura umana e professionale.
Successivamente ha preso la parola l'Avv. Massimo Aragiusto che ha illustrato gli scopi della Fondazione Patrizio Cipollini, che tutti gli anni sostiene e premia gli allievi meritevoli dell'ISI di Barga, istituto alberghiero che, con borse di studio, possono proseguire i loro studi, anche all'estero, e specializzarsi nell'Hotellierie di alto livello.
La cena conviviale è stata allietata dai gustosi piatti della tradizione locale quali riso cacio e pepe, lo stinco arrosto con patate e lo sformato di verdure e per finire il classico pan di spagna, come torta dell'Accademia, il tutto accompagnato da prosecco, Rosso 20 La fortezza, Bianco Verdicchio dei Castelli di Iesi. Sassi Avari e Spumante Rosè “Donna Catherinaq” Montechiari di Montecarlo.
In chiusura il delegato Ezio Pierotti ha consegnato il Piatto dell'Accademia al rappresentante del ristorante a riconoscimento dell'eccellenza dimostrata nella serata.