Un ottimo esempio di quanto la collaborazione tra amministrazioni comunali e aziende sia sottovalutata; un progetto pensato per sopperire alle difficoltà del presente ma con lo sguardo rivolto al futuro.
Il nuovo progetto di teleriscaldamento che sorgerà a Castelnuovo di Garfagnana è tutto questo, ma anche qualcosa di più: è il segno di un’amministrazione efficace, che ha saputo fronteggiare con metodo le difficoltà di organizzazione e finanziamento dell’opera.
La presentazione ufficiale dei lavori, la cui assegnazione è in programma a fine mese, si è svolta questa mattina presso la sala Suffredini di Castelnuovo, e ha visto gli interventi del sindaco Tagliasacchi, il consigliere regionale Mario Puppa, il direttore dello stabilimento Lucart di Castelnuovo Diego Strina, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, Vincenzo Suffredini, responsabile dell’ufficio tecnico lavori pubblici del comune, e Andrea Poli, ingegnere dello studio TPA di Castelnuovo, progettista e direttore dei lavori.
“È stato un lavoro complesso – commenta Tagliasacchi – ma grazie alla collaborazione con Lucart siamo riusciti a portare un progetto che ci permetterà di abbattere gli sprechi, e conseguentemente anche i costi. È un bel segnale, perché rimarca l’importanza di un dialogo costante tra il territorio e imprese; una lezione che potrebbe essere preziosa anche per il futuro. Con il surplus di energia termica prodotta dall’azienda potremmo riscaldare la maggior parte degli impianti sportivi della cittadella, e abbattere i costi energetici fino al 40%. Evitare la dispersione di energia, abbassare i costi: sembrano impellenze uscite fuori solo qualche mese fa, ma il nostro progetto, e il bando regionale che ha concesso il finanziamento, risale addirittura al 2017. Siamo stati lungimiranti, e forse abbiamo intuito in anticipo le necessità che ci avrebbero interessato nel futuro”.
Come verrà dunque realizzata l’opera? La struttura, quasi tutta interrata, si comporrà di un anello di tubature lungo 2800 metri, probabilmente funzionante già da agosto 2023, e collegherà l’industria cartaria agli impianti sportivi serviti, nello specifico: la piscina comunale, lo stadio Nardini, il palazzetto dello sport, i campi da tennis e il vecchio stadio comunale.
“Lo sviluppo di un progetto di questo tipo segue un tempismo perfetto – spiega il direttore Strina – L’attuale situazione internazionale, e il concomitante aumento dei prezzi dell’energia, sarebbero potuti essere due pesanti fardelli a carico degli spazi di socializzazione, come ad esempio gli impianti sportivi. Con l’entrata in gioco del teleriscaldamento però non ci sarà più di che preoccuparsi, e i cittadini potranno continuare a usufruire delle strutture sportive senza preoccupazioni. Siamo di fronte ad un impianto innovativo, che punta alla sostenibilità: una parola chiave che guida da sempre anche la nostra azienda”.
L’intera opera di messa in funzione prevede una spesa di 1,3 milioni di euro, e verrà finanziato per quasi un milione dalla Regione Toscana, attraverso il bando finalizzato al finanziamento di progetti di efficientamento energetico degli immobili pubblici, e per 300mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, anch’esso tramite un bando. Nel complessivo, il comune dovrà contribuire con una spesa leggermente superiore ai 55mila euro.
“Sarà un progetto di prim’ordine – aggiunge Bertocchini – fondato su sostenibilità e ambiente. Avrà una ricaduta importante su tutto il comune, e permetterà di abbattere non solo i costi, ma anche le emissioni totali di anidride carbonica. È inoltre un segnale forte, che vede pubblico e privato assieme per il bene comune: un’azione dal forte valore strategico”.
Quello che più risalta nell’organizzazione del nuovo impianto sono le tempistiche strette, tra cui si è mossa la giunta castelnovese: un chiaro segno di progettazione a lungo termine e competenze.
“Abbiamo operato in breve tempo – spiega Suffedini – e penso che questo sia un orgoglio per l’attuale amministrazione e per tutti coloro che hanno partecipato alla progettazione. Il bando regionale risaliva al 2017, ma solo a maggio 2022 abbiamo ricevuto la comunicazione che il nostro progetto sarebbe potuto essere finanziato. Da maggio ad oggi siamo dunque andati di corsa, prima con l’ottenimento suppletivo del finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e successivamente per la ricerca delle aziende partner. Un vero e proprio gioco ad incastri: siamo stati fortunati, ma anche molto bravi”.
Parole al miele anche da parte del consigliere Puppa, che oltre a rimarcare l’impegno della regione, da anni, riguardo all’innovazione energetica, plaude la giunta Tagliasacchi per velocità e prontezza di azione.
“Il finanziamento della regione è l’ennesimo esempio di quanto la Toscana e il suo governo abbiano a cuore il tema dell’energia, anche in tempi in cui l’attuale crisi delle forniture sembrava fantascienza. Sarà un progetto importante, che porterà benefici a tutti, e che vede un comune collaborare fianco a fianco con un’azienda privata, che donerà una parte della propria energia prodotta a servizio della collettività. È un’opera ben studiata e dai tempi brevi, che rimarca la prontezza del comune garfagnini a finanziamenti e stimoli di questo tipo”.