La prima auto elettrica italiana è nata a Castelnuovo di Garfagnana nel 1891. Molti non conoscono questa storia di eccellenza strettamente legata al nostro territorio, per questo la divulgazione è fondamentale. Si è tenuto ieri pomeriggio, presso la sala Suffredini a Castelnuovo di Garfagnana, il convegno “L’automobile elettrica del Conte Carli” promosso dal Lions Club Garfagnana, dall’associazione Antiche ruote e dall'associazione Amici di Barsanti e Matteucci, con la presenza della fondazione Barsanti e Matteucci e con il patrocinio del comune.
Dalle ore 15 il veicolo è stato posto fuori dalla sala, in modo che chiunque potesse vedere l’incredibile invenzione, e dalle ore 16:30 si è svolta la conferenza con ospiti di rilievo, che hanno contribuito a parlare a 360 gradi dell’automobile, a livello storico, scientifico e con un occhio anche al futuro.
Il presidente del Lions Club Garfagnana Maurizio Lunardi ha presentato e moderato i vari interventi dei relatori. Hanno dato il loro contributo il presidente di Antiche ruote Maurizio Donati, l’ingegnere Elio Lutri, il presidente onorario dell’associazione Barsanti e Matteucci Giacomo Ricci, l’ingegnere Lorenzo Morelli e il professore dell’università di Firenze Maurizio De Lucia. Presente alla conferenza anche il sindaco Andrea Tagliasacchi.
“La memoria storica legata a questo evento è molto importante. – è intervenuto il sindaco Tagliasacchi – I temi che verranno affrontati durante il convegno sono in realtà molto attuali: proprio recentemente abbiamo avuto un importante finanziamento per la transizione energetica e la valorizzazione di un sistema di mobilità elettrico”
Durante le presentazioni sono intervenuti anche il socio del Lions Club Paolo Biagiotti, l’officer distrettuale Raimondo Benedetti, il presidente di circoscrizione Antonio Torre, la presidente di zona Maria Carla Giambastiani, la presidente della fondazione Barsanti e Matteucci Maria Luisa Beconcini e il socio del Lions Club Loreno Bertolacci.
La prima parte è stata dedicata alla storia dell’auto elettrica esposta.
“Il Conte Carli portò lustro al territorio, presentando le sue creazioni in varie mostre ed esposizioni e vincendo molti premi. – ha raccontato Donati – Purtroppo i veicoli originali sono stati distrutti dopo la guerra ma sono rimasti i progetti. Grazie all’aiuto dell’istituto superiore IPSIA di Castelnuovo è stato possibile ricostruire l’automobile, che è stata presentata in molte occasioni.
Credo sia importante coinvolgere i ragazzi. – ha continuato poi parlando di un altro intervento di restauro – Siamo riusciti anche a recuperare la turbina della vecchia centrale elettrica, che verrà restaurata in circa quattro mesi e sarà successivamente collocata in una piazza del territorio.”
Successivamente è intervenuto Elio Lutri, autore del libro “Traguardi” relativo alla storia del motore a scoppio inventato da Barsanti e Matteucci, che ha ripercorso i 170 anni di questa invenzione con vari approfondimenti e curiosità.
Il fisico Giacomo Ricci ha invece posto l’attenzione sull’opera degli scienziati lucchesi Barsanti e Matteucci, spiegando l’importanza delle loro invenzioni e spiegando il lavoro che è stato necessario per trovare i documenti a riguardo.
Per trarre le conclusioni è intervenuto l’ingegnere Lorenzo Morelli, che ha dato la sua opinione sul futuro dell’automobile.
“Bisogna concentrarci su due punti: la sicurezza e le emissioni. – Ha spiegato Morelli - In futuro potrebbero esserci auto totalmente automatiche ma prima occorrerebbe risolvere il problema della responsabilità civile: con le leggi attuali ricadrebbe sul costruttore, questo ovviamente frena le case produttrici. Per quanto riguarda l’auto elettrica potrebbe essere una soluzione ma non fattibile nel breve termine e non porterebbe comunque ad avere zero emissioni. Credo sia ragionevole pensare che nel 2050 le auto elettrice saranno solo il 40 per cento e non la totalità.”
C’è stato infine un intervento dell’ingegnere De Lucia, che ha spiegato il lavoro che la comunità scientifica sta svolgendo riguardo le emissioni. Sia De Lucia che Ricci sono stati inoltre concordi sul fatto che in Italia ci sia l’esigenza di rivalutare l’energia nucleare come opzione.