Un'ode all'arte, all'artigianato e alla creazione. Una promessa di continuità con il passato, dove tra l'incudine e il martello c'è la fiamma viva alimentata dalla mano dell'uomo.
"La Memoria e il Sogno - Nelle opere in pietra e in legno di Carlo Pietro Lucchesi": è questo il titolo della mostra che sarà allestita dall'1 all'8 novembre in Sala "Luigi Suffredini" in Piazza Ariosto a Castelnuovo di Garfagnana. Un titolo evocativo, dal sapore antico.
Carlo Pietro Lucchesi, 'Pierino'. Classe 1924, 100 anni compiuti il 22 settembre, originario di Castiglione di Garfagnana. Una figura, la sua, molto legata anche al capoluogo, Castelnuovo, dove, fino al 1960, ha tenuto aperto un laboratorio di falegnameria prima di trasferirsi, con la famiglia, in quel di Firenze. Talento, laboriosità, fatica e una passione mai sopita: quella di estrarre l'anima delle cose dalla materia grezza. Oggi, che vive con il figlio Marco a Casore del Monte nel comune di Marliana, continua a lavorare le sue 'creature', ovvero il legno e la pietra.
Coordinatore della mostra è Tommaso Teora che non ha bisogno di troppe presentazioni. Castelnuovese, sì. Garfagnino, sì. Le sue radici sono ancorate a questa terra come il vomere di un aratro. Un vomere, che ha lasciato un solco evidente nella sua fotografia - pardon, nella sua arte - che poi, diciamocelo chiaramente, altro non è che un appassionato omaggio al patrimonio umano e paesaggistico che questa ancestrale vallata tuttora conserva.
La lentezza, la memoria, il pensiero. Sono tutti temi ricorrenti nell'allestimento. Un'esperienza visiva che si fa tattile, quasi olfattiva, per le fragranze che evocano le sculture e che tutti noi - chi più, chi meno - abbiamo archiviato nel nostro vissuto sotto la voce "aromi familiari".
L'esposizione inaugurerà venerdì 1 novembre alle 11, alla presenza del sindaco del comune di Castelnuovo di Garfagnana Andrea Tagliasacchi, del sindaco del comune di Castiglione di Garfagnana Daniele Gaspari, del sindaco del comune di Marliana Federico Bruschi e del coordinatore Tommaso Teora, e sarà aperta al pubblico tutti i giorni - dall'1 all'8 novembre - con orario 10.30 - 12.30 (la mattina) e 16 - 19 (il pomeriggio).
Un'occasione per riflettere sul tema della manualità, del mestiere e del rapporto con la materia che, in un'epoca sempre più digitale ed eterea, è anche un modo per ricercare significato.