Borgo a Mozzano
L'arcivescovo Giulietti ricorda Agnese Garibaldi: "Protagonista indiscussa della storia della chiesa di Lucca"
Ieri, giovedì 28 novembre, si svolgono a Cerreto (Borgo a Mozzano) i suoi funerali. Il ricordo dell'arcivescovo di Lucca monsignor Paolo Giulietti
Borgo a Mozzano si colora di Natale: tutti gli appuntamenti
Borgo a Mozzano e le sue frazioni si tingono dei colori e della magia del Natale. Torna "A Natale puoi", il percorso di celebrazioni, feste e incontri reso possibile dalla sinergia, indispensabile, con le associazioni locali, i comitati paesani e commercianti: più di un mese di eventi, mercatini, spettacoli, presepi e tante altre occasioni per celebrare il periodo più magico dell'anno
"Diabete, una epidemia del nuovo millennio": tutto pronto per il convegno al Colombo di Valdottavo
Manca poco al convegno "Diabete, una epidemia del nuovo millennio", in programma sabato 30 novembre, alle 9.15, al teatro comunale Colombo di Valdottavo. Una mattinata di approfondimento sul…
Doppio lutto per Borgo e per la Misericordia
Una giornata molto triste, quella di mercoledì, per la comunità di Borgo a Mozzano e in modo particolare per la locale Misericordia. Nel giro di pochissime ore, infatti, hanno perso la vita l’ex governatore e ancora oggi governatore benemerito Agnese Garibaldi, e con lei uno degli storici soci attivi, Giacomo Bertucci
Anche la Misericordia di Borgo a Mozzano a "Lucca Magico Natale" grazie al presepe di Francesco Zavattari
Sabato 23 novembre sono state inaugurate, nel centro storico di Lucca, le eleganti installazioni di Lucca Magico Natale, l’originale format che per le festività natalizie abbellirà la città
Sicurezza: Bertieri torna ad incalzare la giunta
Nuova interrogazione di Yamila Bertieri. Il consigliere in opposizione torna ad attaccare nuovamente l'amministrazione sulla tematica sicurezza
25 novembre a Borgo a Mozzano: una giornata per riflettere e sensibilizzare sulla violenza di genere
Riflettere, confrontarsi e sensibilizzare sul tema della violenza di genere. Anche Borgo a Mozzano si unisce alle iniziative per il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza…
Enel chiarisce: "A Cerreto l’intervento non poteva avvenire prima"
In riferimento ai fatti di Cerreto, nel territorio comunale di Borgo a Mozzano, E-Distribuzione (la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione), a tutela della professionalità e della sicurezza dei propri dipendenti, ritiene doveroso precisare che i fatti sono andati diversamente
I cittadini di Cerreto esasperati per il black-out: "È inaccettabile che una piccola comunità valga meno di un grande centro"
Un tardo pomeriggio piuttosto movimentato quello vissuto ieri da Cerreto. A raccontarlo sono gli stessi residenti della frazione di Borgo a Mozzano
Che Natale è senza le capanne? Appuntamento a San Romano di Borgo a Mozzano
Prenderà il via domenica 24 novembre la terza edizione delle “Capanne del Natale a San Romano di Borgo a Mozzano”. Sì perché qui non si parla di mercatini ma di capanne sapientemente addobbate nelle quali si può trovare veramente di tutto e per tutti i gusti
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Il nuovo autovelox, con tanto di cartello di avviso, installato sulla S.P. Lodovica, tra la rotatoria di Valdottavo e il ponte di Rivangaio, ha fatto discutere e non poteva essere altrimenti. Non necessariamente in termini negativi e critici, perché quella strada è stata spesso teatro di incidenti. Per i critici, tuttavia, non è stato scelto il luogo più idonei per evitare possibili scontri, bensì il luogo più semplice per “fare cassa”. In quel tratto rettilineo, a dire il vero, la velocità dei mezzi è sostenuta e può superare il limite dei 90 km/h previsti. Peraltro, quel tratto è uno dei pochi dove è possibile effettuare sorpassi e la presenta dell’autovelox comporterà un rallentamento dello scorrimento della circolazione.
“La sicurezza non è mai troppa – sottolinea Leandro, un pendolare della Garfagnana – noi automobilisti ci dobbiamo abituare a dare un’occhiata al contachilometri, le strade non sono piste”.
Il partito dei critici parte dal commento di Marco D’Olivo, altro pendolare: “Questo autovelox sembra messo per fare cassa, secondo me la posizione migliore era sul tratto di Diecimo, dove le auto vanno troppo forte”.
Dello stesso parere Adriana, abitante di Borgo a Mozzano: “In quel tratto è più facile fare multe, credo che ci fossero un paio di altri posti dove installarlo, e i tanti incidenti degli ultimi anni lo dimostrano”.
La strada che collega la Garfagnana con Lucca era nata per dare alle zone montane un collegamento rapido verso il resto della regione poi, a mano a mano, tante nuove costruzioni e incroci hanno rallentato la circolazione. E’ così per Tonarelli per cui: “Viaggiare nelle nostre zone è una corsa a ostacoli. Io sono favorevole agli autovelox nei centri abitati, per l’incolumità delle persone, ma le strade a scorrimento rapido hanno un altro scopo!”.
“La Lodovica è una strada con troppi incidenti – dice Marcello Sisti, rappresentante di commercio – io la percorro da anni e ne ho viste di tutti i colori. Purtroppo le cose non migliorano con l’installazione di autovelox, perché la gente rallenta quando vede il cartello ma accelera subito dopo. Servirebbero, semmai, più controlli a sorpresa sulle strade”.
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Quella di Larysa Gerasimenko, dipendente della RSA Convento di San Francesco di Borgo a Mozzano gestita dalla locale Misericordia, è una comune storia di emigrazione e di lavoro come quella che accomuna milioni di persone nel mondo. In pochi giorni. Di “comune”, da qualche giorno, non c’è più niente visto che la vita della donna, di nazionalità ucraina, è stata sconvolta dallo scoppio della guerra nel proprio paese.
Abbiamo incontrato la donna durante una pausa dal lavoro insieme a Gabriele Brunini, Governatore della Misericordia, e Lorena Mariani, direttrice della RSA.
Larysa Gerasimenko viene da Dolynskay, paese di quattromila anime nel comune di Kirovograd, nella zona centro nord dell’Ucraina, non troppo distante dal confine e dal proclamato stato del Dombass. Dal 2013 vive e lavora in Italia, 10 anni a Pisa poi il trasferimento a Valdottavo.
“Mia madre si trova con me – esordisce Larysa - perché avrebbe dovuto rientrare la scorsa settimana ma tutti i voli sono stati cancellati per lo scoppio della guerra: questo fatto mi rincuora. In Ucraina vive ancora mio fratello con quattro bambini e, da ieri, non riesco a mettermi in contatto con loro, mi auguro solo a causa di problemi nei collegamenti telefonici”.
La città è stata distrutta dai bombardamenti che hanno colpito tutti i punti strategici del centro urbano, che rappresenta un importante snodo ferroviario: ponti, edifici del potere, depositi sono stati bombardati dall’aviazione russa e di una buona parte di città non rimangono che macerie. Ce lo confessa con un filo di voce Larysa, che interrompe il racconto per la commozione.
Ci racconti la situazione nel suo paese: cosa le raccontano parenti e amici?
“L’esercito russo sta avanzando e sta stringendo le città in una morsa, ma non mi intendo di guerra e strategia. Io so solo che l’Ucraina è in piena emergenza, mancano i carburanti, la benzina, il gas, ma anche i beni di prima necessità come farmaci e prodotti per prima infanzia. Le banche sono ovviamente chiuse e non è più possibile prelevare soldi, manca il cibo, chi è in grado si autoproduce il pane e lo dona a chi ne ha bisogno, ci sono tanti esempi di solidarietà tra la popolazione”.
Larysa non si ferma e ci parla della sua vita
“Mio padre era russo, per questo conosco entrambe le lingue, noi abbiamo sempre vissuto in armonia con i nostri vicini russi. Ho studiato, ho due lauree in economia e in ingegneria ferroviaria, ho lavorato 12 anni come ragioniera in un supermercato poi, per motivi economici, sono emigrata in Repubblica Ceca per lavorare come operaia, e in seguito in Italia nel 2013 come assistente agli anziani”.
Cosa ne pensa, sinceramente, di quanto sta accadendo. Lei come cittadina ucraina, capisce i motivi?
“Amo la storia e ho visitato spesso le principali città della Russia, mi piange il cuore nel vedere come l’uomo riesca a distruggere quanto di bello ha creato. Seguo la televisione russa via satellite e mi rendo conto di quanto siano false le informazioni trasmesse, il popolo non vuole la guerra, il popolo vuole la pace”.
Qual è il suo giudizio del presidente ucraino?
“Il nostro presidente è molto amato in patria, perché è un patriota e si rivolge sempre alla popolazione per infondere coraggio e fiducia”.