La polizia, con il concorso dei carabinieri, ha accompagnato alla frontiera del Marocco un soggetto pluripregiudicato di 27 anni che viveva a Borgo a Mozzano. L’uomo aveva collezionato diversi precedenti penali a suo carico commettendo reati di natura predatoria e contro la persona, a partire dal 2014. Le condotte penali erano dirette prevalentemente in danno di avventori delle locali attività commerciali e ai propri parenti, con particolare riferimento al di lui padre, parte offesa e denunciante nel procedimento instaurato per maltrattamenti in famiglia.
A decorrere dall'anno 2020 si è registrata una crescente escalation criminale che lo vedeva autore di numerosi reati denunciati alla stazione dei carabinieri di Borgo a Mozzano. Per fermare le sue (sic!) intemperanze giovanili, sono stati effettuati decine di interventi delle gazzelle dei carabinieri, per i quali il soggetto è stato segnalato per furti, molestie, violenze private e danneggiamenti. In relazione alle sue reiterate e continue condotte moleste e lesive dell'ordine e sicurezza pubblica, all'immigrato è stata notificata nel 2020 la misura dell'avviso orale irrogatagli dal questore di Lucca.
Nel 2021 la misura del F. V.O. dal Comune di Lucca per molestie e disturbi arrecati in stato di ubriachezza nel centro storico. Nel solo anno 2021 il marocchino risorsa 'boldriniana'l, è stato denunciato in sette occasioni per altrettante denunce di parti offese, vittime di molestie, rapina, furto, danneggiamento e violenza privata. A tali segnalazioni si aggiungono svariate contestazioni illecito amministrativo ex art. 688 (ubriachezza molesta).
A decorrere dall'anno 2022 l’uomo si è distinto, sempre a Borgo a Mozzano, per la sempre maggior frequenza con la quale ha molestato, pedinato, minacciato o comunque turbato i locali abitanti specie in orario serale e notturno. Per tutta la durata dell'inverno 2022 nelle ore serali e notturne si rendeva protagonista di minacce e molestie ai dipendenti del locale circolo l'Unione, attendendoli in orario di chiusura (ore 24.00 circa) all'esterno del locale o nelle immediate vicinanze per chiedere alcolici o soldi. In relazione a tali fatti non sono mai state sporte querele, ma le azioni hanno comportato più interventi dei carabinieri.
L’ufficio Immigrazione della questura di Lucca, alla luce delle condotte poste in essere dal soggetto, titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo per motivi di famiglia rilasciato da quest’ufficio in virtù del rapporto di parentela con il padre, regolarmente soggiornante in Italia da molti anni, ha revocato il permesso di soggiorno. A seguito di ciò, l’Arma dei carabinieri ha individuato l’uomo per metterlo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.
Il prefetto di Lucca ha emesso nei suoi confronti il decreto di espulsione, a cui è seguito l’ordine del questore di accompagnamento alla frontiera, che è stato eseguito attraverso l’accompagnamento della persona straniera fino in Marocco con aereo di linea, in regime di scorta internazionale assicurata da personale specificamente specializzato della questura. (E noi, ovviamente, abbiamo anche dovuto pagargli il viaggio di ritorno ndr)
L’esecuzione di tale misura, opportunamente convalidata dal Giudice di Pace del Tribunale di Lucca, è stata realizzata con il prezioso supporto e coordinamento della Direzione Centrale dell’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che ha reso possibile l’intersecazione degli interventi dei vari organismi, anche internazionali, coinvolti. Il consolato generale del Regno del Marocco di Bologna, nel consolidato spirito di collaborazione, ha agevolato le procedure amministrative utili al rimpatrio del soggetto straniero che, siamo certi, una volta nuovamente a casa sua verrà trattato con gli stessi, dovuti riguardi che ha ricevuto qui in Italia.
“Il risultato raggiunto oggi - sottolinea il questore - è frutto di mesi di lavoro, iniziato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in prefettura, che hanno visto una grande sinergia tra polizia di stato, carabinieri e consolato del Marocco”.
Domanda, lecita, dell'irresponsabile direttore delle Gazzette: Ma se per accompagnare alla frontiera un delinquente ci è voluto tutto questo lavoro, con tutti i criminali della stessa e di altre razze che si aggiungono alla già numerosa razza di casa nostra e che sono in azione nella nostra sfasciata penisola, si dovrebbero mobilitare le forze della Nato per ripristinare un minimo di legalità?