Gambero argentino e lardo di Colonnata, percorso di formaggi dall'alpeggio con miele e marmellate, salmone selvaggio affumicato con burro fatto in casa, ostriche, spaghettone con bottarga di muggine, tiramisù e bacio di dama: il tutto annaffiato dai moscati provenienti dalle colline delle Langhe in Piemonte. Tutto questo e anche altro per un appuntamento enogastronomico organizzato con il solito entusiasmo e altrettanta passione dal ristoratore della Valle Maurizio Vichi che questa volta ha voluto presentare ai suoi commensali una azienda vinicola che produce il Moscato sulle colline delle Langhe da ben sei generazioni.
Un'azienda denominata Mongioia che dal 1998 è impegnata nella valorizzazione del vitigno moscato specializzandosi nel produrre vino soltanto da quest'uva. Non più quindi e non solo un vino da déssert o da degustazioni di formaggi particolarmente carichi, bensì vini adatti per essere affiancati alle ostriche, al foie gras, alla robiola delle Langhe, alla mozzarella di bufala, agli spaghetti con la bottarga, alla tartare di tonno e avocado, al baccalà, al coniglio, al cinghiale, al gorgonzola, al crudo di mare, a pane burro e acciughe e chi più ne ha più ne metta. Una scoperta piacevole grazie alla passione con cui Maurizio Vichi si dedica a questo lavoro e al desiderio di realizzare nella sua Mediavalle e, in particolare, nel suo locale Bidiba a Chifenti, un luogo dove la ristorazione di qualità va di pari passo con la riscoperta di piatti e pietanze di elevatissima qualità.
In rappresentanza dell'azienda Mongioia con sede a Valdivilla a Santo Stefano Belbo, per chi non lo sapesse luogo di nascita di Cesare Pavese e della sua Luna e i falò, Riccardo Bianco, una sorta di tutto fare che gestisce il marchio e i suoi dieci ettari coltivati con una produzione di circa 80 m ila bottiglie, con dedizione infinita. In più anche Graziano Pierini, agnte di commercio che distribuisce i moscati Mongioia in tutta la Toscana settentrionale.
Un'occasione straordinaria, quella organizzata a Chifenti, con un servizio puntuale e attento alle esigenze dei clienti, con Maurizio Vichi pronto a portare in tavola le sue ostriche così come lo spaghettone con bottarga di muggine che definire godurioso sarebbe un diminuirne la bontà. E l'assaggio di formaggi, semplicemente goloso e capace di regalare un sapore unico in bocca peraltro annaffiata dal moscato versato nei calici. Per chi era abituato a pensare al Moscato come un vino minore e, comunque, riservato alle feste natalizie, beh, qui ha potuto farsi un'idea completamente diversa. Il Moscato accompagna benissimo anche pietanze salate di vario genere, soprattutto nella sua versione Leonhard, secco, fermo e profumato. Consigliano di mangiarci uno spaghetto con le vongole e si apre un mondo di immagini.
Va bene i vini, ma qui si celebra la cucina di un ristoratore come Maurizio Vichi che non si accontenta mai e cerca di alzare sempre più l'asticella del valore aggiunto del suo modo di intendere il cibo e ciò che gli fa compagnia.