Anche a Diecimo, come a San Cassiano di Controni, la stessa azienda, colosso nazionale che attinge ai fondi del PNRR, cala dall’alto cercando di “imporre” al paese una “megantenna” 5G di oltre trenta metri con un basamento di circa 48 mq nel bel mezzo del parcheggio del cimitero del paese, che scomparirebbe, a pochi metri dalle case, dall’unico campo giochi per i bambini, dal campo di calcetto frequentato dai giovani del luogo e ad un passo dalla splendida Pieve romanica di Santa Maria Assunta, risalente all’anno Mille e situata lungo importanti percorsi storico-culturali come la Via Francigena e la Via Matildica.
Oltre al possibile “scempio” ambientale - è scritto in una nota del comitato ambiente Diecimo No Antenna - che si realizzerebbe, la popolazione è fortemente preoccupata in quanto i possibili effetti negativi dell’esposizione prolungata alle onde 5G possono risultare, secondo lo studio pubblicato dalla Georgia Southern University, notevolmente superiori a quelli prodotti dalla rete 3G/4G, attualmente in uso, con “considerevoli rischi sanitari” (International Society of Doctors for Environment, ISDE), mentre altri studi paventano le emissioni elettromagnetiche come possibile fattore implicato nello sviluppo di importanti patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer (Prof. Martin L. Pall, Washington State University). Per questo i cittadini chiedono di applicare, come consigliato dall’OMS, il principio di precauzione, prevenendo l’installazione “selvaggia” di questi impianti e salvaguardando i centri abitati, il paesaggio naturale ed i luoghi di interesse storico-artistico e di essere coinvolti direttamente nella relativa programmazione. Da oltre tre mesi i residenti, di concerto con il consiglio comunale all’unanimità che a breve dovrebbe essere convocato per produrre un documento in merito, lottano contro la realizzazione di questo sciagurato progetto che ha visto la concessione del sito sul quale dovrebbe sorgere l’antenna da parte di un ordine ecclesiastico, senza nessuna consultazione preventiva della popolazione. Sperando che questa incresciosa vicenda si risolva per il meglio e in attesa dell’eventuale risposta da parte dell’azienda, entro il 27 Maggio, al preavviso di diniego inviato dal SUAP, auspichiamo che venga al più presto portata a termine la realizzazione del Piano Antenne, già affidato dall’amministrazione alla società specializzata Polab.